Ex batterista, cantante, talent scout e organizzatore. Sono solo alcune delle possibili definizioni di Carlo Cori, morto improvvisamente stroncato da un infarto proprio nel corso della settimana del Festival nella città dei fiori.
Carlo Cori, artista di casa in Russia
Ribattezzato il “Vasco dell’Est” per la sua grande conoscenza dei Paesi dell’ex Unione Sovietica ha calcato sempre le scene musicali e dello spettacolo. Prima al fianco di Patrizia Fanfani e successivamente come artista: è dell’81 il suo primo album.
Tra le sue grandi intuizioni c’è stata quella di esportare la musica italiana nei Paesi dell’Est dove ha guadagnato fama e popolarità, portando grandi artisti italiani ad esibirsi in vari spettacoli anche di natura televisiva.
Carlo Cori, le sue passioni
Insieme alla musica, i motori sono stati un’altra delle sue grandi passioni. Tanto da aver preso parte a vari rally internazionali tra cui Montecarlo e Isola d’Elba. Non solo motori.
Cori nella sua vita ha collezionato Rolex ed ha sempre amato le donne. Nella sua carriera vanta anche un Telegatto consegnatogli da Mike Bongiorno nel 1983 per l’album “Innamorati”. Tantissimi gli artisti che ha conosciuto e con cui ha collaborato nelle sue varie vesti. Righeira, Sabrina Salerno, Toto Cutugno solo per fare qualche nome. In un filmato disponibile su youtube Carlo Cori racconta di una disputa con Albano a proposito della organizzazione di eventi musicali all’estero con artisti italiani tra cui Pupo. Ricordiamo infatti che Cori è stato promotore ed organizzatore di vari eventi e festival di musica italiana in Lettonia, con collaborazioni anche con la Televisione di Stato Russa.
Il malore a Sanremo
Il malore che gli è costato la vita è sopraggiunto mentre si trovava presso il teatro Federazione Operaia al civico 47 di via Corradi. Proprio nel luogo dove si sarebbe dovuto tenere lo show promosso dallo stesso Cori: “Cantando Sanremo for the World”. Prima del definitivo malore, pare che Cori abbia pronunciato qualche parola per poi spostarsi per strada in modo da poter prendere aria. Per poi accasciarsi al suolo dove è stato raggiunto dal personale sanitario del 118. A nulla è valso il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore. Nonostante il cuore abbia ripreso a funzionare per poco tempo Carlo Cori è morto poco dopo in ospedale.
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