Lo scorso giovedì, ad Haiti, migliaia di persone hanno manifestato contro il carovita e la corruzione dilagante nel Paese e per chiedere le dimissioni dell’attuale Presidente Jovenel Moïse.
Haiti, la terza grande protesta anti-governativa
I manifestanti hanno lanciato pietre, bruciato pneumatici, attaccato le stazioni di polizia e bloccato le strade delle principali città. La Polizia Nazionale di Haiti ha dichiarato che, a seguito degli scontri, sarebbero morte almeno due persone; invece, i feriti sarebbero una decina.
Si tratta della terza grande protesta anti-governativa ad Haiti negli ultimi quattro mesi. Tuttavia, a differenza delle proteste del 17 ottobre e 18 novembre 2018, dove i manifestanti hanno contestato il sistema di corruzione attorno al programma petrolifero venezuelano Petrocaribe S.A., le manifestazioni di giovedì si sono concentrate soprattutto sull’attuale malessere economico del Paese. Lo slogan delle proteste è cambiato; non è più “Dov’è il denaro di Petrocaribe?” ma “Dateci i soldi di Petrocaribe!”.
Haiti, dichiarato lo stato d’emergenza
La crisi economica di Haiti dura da molti anni; recentemente, però, si aggravata. Dallo scorso ottobre, il deficit di bilancio è cresciuto fino a 89,6 milioni di dollari e, a dicembre, l’inflazione è salita al 15%.
Di fronte alla profonda crisi economica e al clima politico e sociale estremamente agitato, la scorsa settimana il governo haitiano aveva dichiarato lo stato di emergenza economica su tutto il territorio nazionale, introducendo delle misure di austerità anche per i ministeri. Tali misure farebbero risparmiare almeno 12,7 milioni di dollari al mese, sufficienti a ridurre il deficit di bilancio.
Haiti, la popolazione vuole le immediate dimissioni di Moïse
Tuttavia, ciò non ha impedito che le manifestazioni dilagassero nel Paese. Il Presidente Moïse e il suo governo hanno perso la fiducia della popolazione haitiana, ormai estremamente esasperata per il rincaro costante dei beni di prima necessità e la corruzione. I manifestanti hanno promesso che le proteste continueranno fino a quando il Presidente non si dimetterà; qualora ciò non accadesse, hanno annunciato la nomina di un Presidente ad interim nei prossimo giorni.
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