Spagna: boom dell’estrema destra. Possibili elezioni anticipate?

Situazione in Spagna: il fenomeno politico del momento è Vox. Si tratta del partito di estrema destra, nato da una costola del Partido Popular nel 2014.

Sondaggi elettorali Spagna boom dell'estrema destra
Spagna: boom dell’estrema destra. Possibili elezioni anticipate?

In Spagna, il fenomeno politico del momento è Vox. Il partito di estrema destra, nato da una costola del Partido Popular nel 2014, comincia a raccogliere ampi consensi, dopo un lustro di relativo anonimato. L’acuirsi della crisi catalana e l’irruzione del tema migratorio sotto i riflettori dei media, hanno favorito la ribalta di Vox. Il primo importante risultato elettorale per la formazione ultranazionalista è rappresentato dall’exploit nelle regionali andaluse. Superando la doppia cifra – molto al di sopra di ogni più roseo sondaggio demoscopico -, Vox ha cominciato a marcare l’agenda mediatica, eclissando le altre forze politiche.

L’ultimo barometro del CIS (Centro di Investigazione Sociologiche) mostra il gran passo in avanti della formazione guidata da Santiago Abascal. La rilevazione è stata effettuata negli ultimi giorni di gennaio 2019.

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Sondaggi elettorali Spagna: Vox al 6,5%. 3 punti in più rispetto all’ultima rilevazione

Partendo proprio da destra, si osserva il forte incremento di Vox e la caduta in picchiata del Partido Popular. Lo storico partito di Rajoy e Aznar vede il proprio consenso più che dimezzato rispetto ai risultati delle ultime elezioni generali. Il PP passerebbe dal 33,03% al 14,09%, da primo a quarto partito. Ciudadanos si piazza in seconda posizione, al 17,7%. Vox chiude l’arco della coalizione di destra, con un 6,5% in intenzioni di voto. Ricordiamo che, proprio alle ultime generali (26 giugno 2016), Vox ottenne lo 0,2% delle preferenze.

Nel complesso, le principali forze di destra ottengono il 39,1% delle preferenze.

Sondaggi elettorali Spagna: il PSOE domina. Podemos e ERC possono appoggiare un governo socialista

La maggioranza rimarrebbe ancora nell’area di centrosinistra. Ciò sarebbe garantito dalla rinascita del PSOE proporzionata dal primo esecutivo di Pedro Sánchez. Con il 29,9% delle preferenze, raddoppia su Unidos Podemos (la coalizione del partito morado con Izquierda Unida, che si ferma al 15,4%). Molto bene anche Esquerra Republicana (ERC), partito indipendentista che potrebbe ottenere un buon risultato a livello statale (4,7%).

Le forze di sinistra, così, si aggirerebbero attorno al 50%. Ciò potrebbe garantire una maggioranza assoluta in caso di governo di coalizione o, in alternativa, un governo di minoranza del PSOE sostenuto da Unidos Podemos e gli indipendentisti.

Sondaggi elettorali Spagna: possibili elezioni anticipate?

Dopo la manifestazione delle forze di destra nella capitale in plaza Colón – che chiedono elezioni anticipate e la fine del dialogo con i “sovversivi” indipendentisti -, si apre la possibilità per il quale Sánchez convochi elezioni a strettissimo giro di posta. Secondo fonti interne dell’agenzia EFE, si parla del 14 aprile. Il punto cruciale risiede nella possibilità di far approvare il nuovo bilancio voluto dal governo socialista. Se non si arrivasse a un accordo con ERC, Sánchez darebbe l’ok per indire nuove elezioni. Si attendo ulteriori sviluppi in settimana.

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