Sondaggi elettorali Tecnè: Abruzzo, fuga dal M5S
Sondaggi elettorali. I Cinque Stelle in Abruzzo hanno visto il 44% dei propri elettori rifugiarsi nel non voto. Il 12% ha scelto il Pd, il 9% la Lega
La vittoria del centrodestra in Abruzzo con la Lega primo partito della regione non fa altro che confermare il trend nazionale che vede il Carroccio avanzare in tutto il resto del Paese. E così non deve stupire nemmeno il crollo del Movimento 5 Stelle passato dal 40% delle Politiche al 19,4% di domenica 10 febbraio 2019.
I pentastellati sono in calo da mesi e le cause sono molteplici. La prima ha un nome e cognome: Matteo Salvini. Il leader della Lega è riuscito a calamitare su di sè le simpatie dell’elettorato di centrodestra del fu Pdl. Con abilità politica mischiata ad una grande dose di presenza mediatica, in tv e sui social, il “Capitano” è diventato agli occhi degli italiani, l’uomo forte del governo giallo verde. Ma nel caso delle regionali abruzzesi, Salvini rappresenta solo l’ultimo dei problemi in casa Cinque Stelle.
Secondo l’analisi dei flussi di voto elaborata da Tecnè per Quarta Repubblica, infatti, solo il 9% di chi votò il Movimento alle Politiche, alle elezioni regionali ha deciso di dare fiducia al Carroccio. La maggior parte, il 44%, ha deciso di rifugiarsi nell’astensione mentre il 12% ha preferito dare il proprio voto al Pd e ad altre liste di centrosinistra. Alla fine, il Movimento ha visto confermati appena il 33% dei voti presi alle Politiche. Troppo poco per poter tornare prima forza e contrastare la Lega alle elezioni europee.
Sondaggi elettorali Tecnè: Abruzzo, nel M5S c’è delusione e qualche auto critica
Il giorno dopo tra i pentastellati serpeggia malumore. Manifestata in pieno dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: “Certamente c’è un po’ di delusione perché se avessimo vinto avremmo dato una enorme mano a quella popolazione”. C’è chi minimizza come Gianluigi Paragone che a Radio Cusano Campus dice: “Subito dopo le politiche non abbiamo vinto in Molise e in Friuli, quindi il voto delle amministrative è marginale e si prendono in considerazione aspetti della quotidianità, è un voto che riguarda soprattutto la sanità”. E chi invita alla riflessione come il deputato Emilio Carelli. Ma c’è anche chi come la senatrice M5S Elena Fattori critica la linea politica adottata fino ad oggi: “Spostarsi a destra non paga. Abbiamo lasciato troppo spazio a Salvini, alle sue modalità comunicative. E gli elettori hanno scelto l’originale”.
Sondaggi elettorali Tecnè: M5S, ora niente più sconti a Salvini
E così il Movimento 5 Stelle cerca di correre ai ripari tornando a battere sui cavalli di battaglia degli inizi. A partire dal blocco della Tav. Secondo Repubblica e La Stampa, i vertici dei Cinque Stelle sono pronti ad adottare la linea dura. La sensazione è che da qui alle europee, sconti a Salvini non ne faranno più.
Sondaggi elettorali Tecnè: nota metodologica
Allegata all’immagine.
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