Pensioni ultima ora: ancora una volta il dibattito in materia previdenziale è stimolato da rappresentanti del mondo sindacale. Questa volta è Annamaria Furlan ad intervenire per commentare il decreto Quota 100 a pochi giorni dalla manifestazione organizzata da Cigl, Cisl e Uil sabato 9 febbraio a Roma contro le scelte economiche del governo Conte. A cui, come abbiamo scritto, è seguito la polemica replica del MoVimento 5 Stelle proprio contro i sindacati.
Pensioni ultima ora, proposte integrative a Quota 100 di Furlan (Cisl)
Il tema per Furlan ruota attorno ad alcuni punti che il decreto non affronta. “Lo abbiamo detto da subito in modo chiaro, è un passo avanti per tanti lavoratori che ne potranno usufruire, ma siamo ancora ben lontani dallo scardinare la legge Fornero. Mi sembra che questa promessa elettorale solo in piccola parte sia stata affrontata”.
“Ma – aggiunge sempre Furlan – c’è tutto un mondo che non arriva a 38 anni di contributi, a partire dalle donne: anche a tutti loro dobbiamo una risposta. Così come non ci sono pensioni di garanzie per i giovani. Perché non hanno accolto la nostra proposta: per le donne riconoscere un anno di contributi per ogni figlio è fondamentale”.
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Pensioni ultima ora, Furlan (Cisl): serve vera riforma previdenziale
La materia è come sappiamo abbastanza complessa anche perché molto dipende dalle risorse economiche a disposizione nei bilanci dello Stato. Tuttavia Annamaria Furlan rilancia sulla necessità di una “una vera riforma previdenziale”. E difende la categoria dei pensionati a suo avviso troppo spesso “usati come bancomat del governo e tanti anni di blocco della perequazione. I pensionati non sono l’Avaro di Molière, sono quelli che hanno costruito il nostro Paese e hanno diritto a rispetto e dignità”.
Pensioni ultima ora, dopo Quota 100?
In sostanza l’intenzione dei sindacati è di aprire una negoziazione col Governo al fine di modificare una parte delle misure approvate. O quantomeno riuscire a introdurre altre misure complementari a quelli del decreto n. 4/2019 pubblicato il 28 gennaio 2019 in Gazzetta Ufficiale. Da aprile 2019 saranno attivi ed applicati Quota 100 e reddito di cittadinanza. Probabilmente il Governo intende verificare l’efficacia degli strumenti una volta che saranno entrati in vigore e, dopo averne valutato gli effetti, modulare le misure successive. Non è un mistero, ad esempio, che dopo Quota 100 che ricordiamo essere temporanea (validità limitata agli anni 2019-2020-2021) il governo intende passare a Quota 41. Ovvero una opzione con cui consentire a chiunque avrà maturato 41 anni di contributi previdenziali di andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica.
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