Stipendio docenti 2019, l’aumento sul cedolino
C’è agitazione nel mondo della scuola. In molti lamentano che le promesse fatte a suo tempo dal governo non sono state mantenute. Si parla ovviamente dell’aumento dello stipendio per i docenti, la cui attesa è stata vanificata con un incremento salariale piuttosto basso nel triennio 2019-2021. È vero che il nuovo governo ha rinnovato l’elemento perequativo introdotto nel CCNL 2016-2018, ma è altrettanto vero che gli aumenti promessi ai docenti, i quali speravano che le loro retribuzioni diventassero in linea con quelle dei colleghi europei, non hanno soddisfatto per niente le attese.
Aumento stipendio docenti 2019: conguaglio ed elemento perequativo a febbraio
Su NoiPa è già possibile visualizzare l’importo previsto dal cedolino di febbraio 2019. Questo mese sarà presente l’elemento perequativo, con tanto di arretrato di gennaio 2019. L’elemento perequativo sarebbe infatti dovuto essere corrisposto nel primo mese dell’anno, ma alla fine è slittato al secondo. Fin qui nessun problema, a parte il conguaglio fiscale che potrebbe azzerare gli effetti positivi della perequazione. Infatti, il conguaglio potrebbe essere a credito o a debito, azzerando o incrementando i vantaggi dell’aumento previsto dalla perequazione. Per questo motivo, nel mese di febbraio 2019, gli importi potrebbero essere più alti per alcuni e più bassi per altri.
Aumento stipendio docenti 2019: le ultime notizie
Come riporta La Tecnica della Scuola, “i docenti attendevano il rinnovo del contratto 2019-2021 con un considerevole aumento degli stipendi. Il governo M5S-Lega, invece, nella Legge di Bilancio 2019, ha previsto aumenti stipendiali pari a 14 euro mensili, pari alla vacanza contrattuale”. C’è rabbia e agitazione nel mondo della scuola, per via delle speranze disattese e degli aumenti stipendiali auspicati ma alfine mai arrivati.
“Gli aumenti, se così si possono chiamare, scatteranno a partire dal prossimo mese di aprile. In attesa del rinnovo del contratto, infatti, verrà corrisposta l’indennità di vacanza contrattuale”. Si parla di un aumento stipendiale di 14 euro mensili per l’intero triennio (8 euro lordi da aprile, 13-14 euro da luglio), oltre alla regolarizzazione dell’elemento perequativo. Questo è quanto contenuto nell’ultima Legge di Bilancio. “Per i docenti aumentano i carichi di lavoro e le responsabilità, lo stipendio resta fermo in un momento in cui si registra anche una decisa perdita del potere di acquisto”. Il tema è caldo e di certo le argomentazioni (e le agitazioni) nel mondo scuola da parte del personale docente e Ata non finiranno qui.
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