Boeri “Riforma Fornero non è superata”
Pensioni ultima ora: nuovo intervento del presidente uscente dell’Inps Tito Boeri. Dal suo osservatorio nei mesi che hanno preceduto l’introduzione del decreto 4/2019 con Quota 100 e reddito di cittadinanza ha sempre rappresentato una voce autonoma. Non ha mancato di criticare le scelte del Governo, distinguendo e precisando sempre la differenza tra il ruolo e la funzione dell’Inps dai compiti dell’esecutivo.
Pensioni ultima ora, Boeri: debito pensionistico è metro credibilità Italia
Quando manca ormai poco alla successione alla guida dell’Inps Boeri, intervistato da Repubblica, è tornato a commentare la situazione generale e il possibile effetto delle misure approvate. Secondo l’economista nominato al vertice dell’Inps all’epoca del governo Renzi Quota 100 “crea un’ennesima disparità fra i maschi nati prima del 1959 e tutti gli altri e non smantella assolutamente la legge Fornero”.
Con riferimento alle decisioni della maggioranza ha aggiunto “proponevamo di intervenire sulle pensioni dei sindacalisti restaurando parità di trattamento con gli altri lavoratori. Ma anche questo governo sta andando in un’altra direzione. Lasciare che pensioni anche pari solo a tre volte il minimo vengano erose dall’inflazione e tagliare in modo indiscriminato le pensioni alte, comprese quelle pagate da una vita di contributi, vuol dire agire ‘non per equità, ma per cassa”.
Secondo Boeri da parte dell’Inps ci dovrebbe essere una specie di presa di posizione. “L’Inps deve aver oggi la forza di dire: guardate che con un’economia che rallenta e un costo del nostro indebitamento che aumenta, non è proprio il caso di far lievitare ulteriormente il nostro debito pensionistico, che è per chi ci guarda dall’esterno il metro della credibilità del Paese”.
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Pensioni ultima ora, Boeri (Inps): CdA a 5 mi pare un’esagerazione
Tra le decisioni che Boeri non ha condiviso c’è quella del passaggio, previsto dal decreto, di un consiglio di amministrazione: “un CdA a cinque mi pare un’esagerazione, ne basterebbero tre”.
Infine tiene a rimarcare l’importanza della indipendenza dell’Istituto. “L’Inps deve essere un’istituzione indipendente dagli orizzonti, spesso molto limitati, del governo di turno, perché è il garante di un patto tra generazioni. Se avesse avuto questo ruolo negli anni 70 e 80 oggi non avremmo questa montagna di debito pubblico e le baby pensioni”. In più comunica di essere pronto al passaggio di consegne in caso di nomina del suo successore. “Ho da tempo preparato tutto per il passaggio di consegne, ma non so a chi consegnarle”.
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