Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano le dichiarazioni sui primi risultati di Quota 100. C’è soddisfazione da parte del Movimento 5 Stelle per il numero delle domande inoltrate. I numeri riferiscono di quasi 45 mila richieste raggiunte, una buona parte delle quali proviene dai dipendenti pubblici. C’è tuttavia da segnalare una disparità di trattamento di genere, visto che l’80% delle domande presentate proviene da uomini e le donne, nonostante la proroga di Opzione Donna, risultano ancora penalizzate.
Pensioni ultime notizie: domande Quota 100, M5S soddisfatto
A parlare con soddisfazione dei primi risultati raggiunti da Quota 100 è Filippo Perconti, parlamentare del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Lavoro alla Camera. Le sue dichiarazioni, riportate da Scrivolibero, riferiscono numeri importanti. “In poche settimane circa 13 mila domande provenienti da iscritti al fondo dei dipendenti pubblici” sono state registrate. “L’approccio a Quota 100 fa registrare numeri decisamente sopra le aspettative”. Perconti parla di una importante opportunità per rimediare alle “condizioni di precarietà di milioni di lavoratori del settore pubblico”.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 opportunità per la PA
Il parlamentare pentastellato parla anche di turnover generazionale al lavoro e di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. “La volontà dell’esecutivo è di sbloccare il mercato del lavoro e aprirlo stabilmente ai giovani, al fine di assicurare al Paese quel ricambio intergenerazionale che potrà avere effetti positivi anche sull’attività dei comparti pubblici e privati”. È questa una delle principali basi su cui si fonda il principio di Quota 100, secondo l’esponente 5 Stelle. Nella PA una delle più grandi piaghe è il precariato e Perconti auspica un rapido intervento del ministro Bongiorno a tal proposito. “Noi continueremo a garantire il nostro impegno affinché si possano garantire pari opportunità ed equità di accesso ai tanti precari nel comparto pubblico”.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, donne penalizzate
A proposito di pari opportunità c’è tuttavia come abbiamo detto da segnalare che circa l’80% delle domande di accesso a Quota 100 arriva da uomini. A segnalare il problema è stato Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil. In un post su Facebook, infatti, il sindacalista ha affermato che “sino a oggi su 40.104 persone che hanno presentato domanda di Quota 100 solo 8.641 (il 21,54%) sono donne”. Proprio quelle che hanno pagato “il prezzo maggiore della Legge Monti-Fornero”. Per loro c’è da registrare la proroga di Opzione Donna, ma c’è anche da considerare la penalità del metodo di calcolo contributivo che pesa sull’importo dell’assegno, mentre per l’accesso a Quota 100 il requisito minimo di 38 anni di contributi resta difficile da raggiungere.
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