Modulo prescrizione bolletta Enel
Dal primo gennaio 2018, le bollette di luce, gas e acqua non si prescrivono più in 5 anni ma in due anni. Però, attenzione: le nuove regole sulla prescrizione si applicano solo alle fatture emesse a partire dalla data di inizio gennaio, quindi, non a quelle emesse prima.
Bolletta Enel luce e gas: prescrizione dopo due anni
Cosa significa che dal 2018 la prescrizione delle bollette Enel è di due anni? In pratica, solo entro il suddetto termine la società erogatrice del servizio può richiedere il pagamento di quanto dovuto ma non ancora versato. Scaduto il termine, il credito di un utente nei suoi confronti può dirsi prescritto. E di conseguenza non si è più tenuti a pagare la bolletta.
Ora, bisogna precisare che anche per la prescrizione delle bollette valgono le regole che, in generale, regolano tale istituto. In sostanza, basta una semplice diffida o una messa in mora da parte della società erogatrice per interrompere il periodo di prescrizione. In tale caso il cronometro, per così dire, ripartirà da zero. Tanto per riepilogare, l’unica modifica intervenuta in merito l’anno scorso è la durata del periodo dopo il quale un pagamento va in prescrizione. Come detto, non più cinque anni, appunto, ma due (lasso di tempo che vale sia per i consumatori che per professionisti e imprese).
Bolletta Enel luce e gas: conguaglio e sospensione
Sempre di 24 mesi è il termine dopo il quale la società erogatrice del servizio non può più accampare pretese per quanto riguarda i conguagli. Ciò anche se l’accertamento avviene successivamente al termine: le aziende hanno due anni per regolarizzare i pagamenti in base all’effettivo consumo. In ogni caso, se l’azienda richiede il conguaglio e l’utente ha dei dubbi sulla sopravvenuta prescrizione della bolletta è possibile richiedere la sospensione del pagamento per il tempo necessario a verificare la legittimità della richiesta di pagamento. La sospensione è da richiedere anche se il Garante per la concorrenza apre un’indagine sulle modalità di rilevazione dei consumi da parte della società (che è tenuta ad avvisare gli utenti del procedimento nei suoi confronti).
Ora, se la società richiede all’utente il pagamento di fatture più vecchie di due anni si potrà rispondere inviando l’apposito modulo per la prescrizione (link qui sopra) con allegato un documento di identità. All’utente non serve nemmeno allegare ricevute di pagamento o comunque dimostrare le proprie ragioni: il modulo di per sé oggettiva il decorso del periodo stabilito dalla legge. Infine, resta da precisare che si può chiedere il rimborso del pagamento di bollette prescritte entro tre mesi dal pagamento.
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