Negli Stati Uniti il diritto di voto è una questione di partigianeria

Pubblicato il 26 Luglio 2021 alle 09:50 Autore: Domenico Maria Pellecchia

Un nuovo sondaggio del Pew Research Center in America mostra la divisione fra democratici e repubblicani sul diritto di voto. Mentre i democratici sono compatti sulla sua estensione, i repubblicani si dividono con lo scendere dell’età. Anche se ancora presto, i due partiti hanno come obiettivo le elezioni di metà mandato che si svolgeranno nel 2022.

america voto sondaggi

Dall’8 al 18 luglio il Pew Research Center ha condotto in America un sondaggio che chiedeva se il diritto di voto fosse un diritto fondamentale per ogni cittadino e per questo inalienabile o un privilegio che il governo può rimuovere. I risultati, pubblicati qualche giorno fa sul sito dell’Istituto, mostrano un notevole divario fra democratici e repubblicani (78% vs. 32%), ma anche fra repubblicani giovani e anziani. Gli americani bianchi sono il gruppo più restio a considerare il voto un diritto fondamentale (48% vs. 51%),  mentre gli afroamericani sono il gruppo più convinto (21% vs. 77%).

In generale, la sproporzione fra democratici e repubblicani è decisamente ampia: dopo le proteste sul voto di novembre e le ultime iniziative del Partito Democratico del Texas la questione è diventata una issue fondamentale. Come mostra il sondaggio infatti l’81% degli Americani considera importante impedire di votare a chi legalmente non lo può fare, ma fra i repubblicani solo il 30% pensa che questa cosa già avvenga, contro il 79% dei democratici.

La polarizzazione estrema di questi ultimi mesi, a cominciare dalla notte elettorale di novembre, ha trovato un nuovo campo d’azione nel diritto al voto.

Le cose cambiano un po’ se si guardano i dati demografici interni ai repubblicani: nella fascia 18-29 il 44% crede che il voto sia un diritto da non limitare. Più si sale con l’età, invece, e più questa percentuale scende arrivando al 22% nella fascia over 65. La cosa funziona al contrario per i democratici: più si sale con l’età e più la percentuale che vede il voto come diritto non limitabile si alza. Il massimo lo raggiunge anche in questo caso la fascia over 65 con l’84% di consenso.