Giovedì Grasso 2019: data, quando è e che significa. Il calendario

Pubblicato il 23 Marzo 2019 alle 06:53 Autore: Sabrina Badalotti

Giovedì grasso 2019 quando cade e che cosa significa. Le origini e la tradizioni dei festeggiamenti carnevaleschi in attesa della Pasqua

Giovedì Grasso 2019 data, quando è e che significa. Il calendario
Giovedì Grasso 2019: data, quando è e che significa. Il calendario

Data giovedì grasso 2019


Carnevale e Pasqua non hanno una data precisa, variano ogni anno. Quest’anno il periodo di Carnevale inizia il 3 marzo 2019 con Martedì Grasso il 5 marzo e Giovedì Grasso (ultimo giovedì di festa prima dell’inizio della Quaresima) il 28 marzo 2019.

Festa all’insegna del divertimento, del gioco, delle maschere e, perché no, delle abbuffate, Carnevale deve il suo nome all’espressione latina “Carnem levare”. Con questo termine nel Medioevo si indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima (giorno successivo alla fine del carnevale) sino al Giovedì Santo prima di Pasqua. Proprio al Medioevo risalgono le prime testimonianze di festeggiamenti a base di cibi, bevande e piacere per una “festa dei folli”.

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Tradizioni

Nel seicento, infine, Carnevale divenne una festa popolare e ogni regione adottò le maschere della Commedia dell’Arte per identificarsi con un determinato personaggio. Tra le più famose:

Pulcinella (maschera napoletana dal costume bianco e il naso adunco, servo pigro e opportunista); Pantalone (maschera veneziana, Pantalón è nel Cinquecento un anziano mercante avaro e lussurioso, ma nel tempo si evolve nella figura di un buon uomo. Fu Carlo Goldoni a delinearne i tratti in maniera definitiva, dandogli l’impronta del vecchio brontolone, sebbene saggio e generoso); Colombina (vivace e maliziosa servetta di Pantalone, a differenza degli altri non indossa una maschera. È uno dei primi personaggi femminili definiti del teatro italiano); Arlecchino (famosissimo servo imbroglione, ignorante ma astuto, e sempre affamato, di origine bergamasca, dal costume multicolore); Brighella (altro servo furbo,
nel tempo si trasforma in un servitore fedele e attento ai bisogni del padrone); Balanzone (dottore anziano, saccente e pedante, di origine bolognese); Gianduja (personaggio torinese, nasce come personificazione del carattere del popolo piemontese: conservatore, fermo sulle sue posizioni ma fedele alla parola data e sempre di ottimo umore); Stenterello (
personaggio fiorentino chiacchierone, simboleggia il popolano pauroso e un po’ sfortunato); Capitan Spaventa (è un soldato di ventura originario della Liguria. È ambizioso e inguaribile sognatore); Pierrot (perde progressivamente le caratteristiche del servo astuto e diventa invece un mimo malinconico e innamorato della luna).

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