Rid non richiesto sul conto corrente
Il conto corrente è vittima di una nuova truffa in corso sulla quale la Polizia Postale lancia un opportuno alert. Le ignare vittime di questo nuovo raggiro potrebbero infatti vedere addebiti misteriosi sul proprio conto corrente bancario. Ma di un importo relativamente basso, seppur costante, sul quale l’occhio potrebbe non andare direttamente. Soprattutto i più avvezzi alla domiciliazione bancaria, che consente il prelievo di somme dal C/C per il pagamento di bollette, potrebbero non farci molto caso, perché l’uscita sospetta potrebbe confondersi con le altre.
Truffa conto corrente: addebiti domiciliati, come funziona
Occorre tutelare il conto corrente bancario, dando un’occhiata ai movimenti periodicamente per far fronte a eventuali prelievi non autorizzati. Il commissariato di Polizia Postale, sia sulla propria pagina Facebook sia sul sito internet, ha lanciato un alert ai consumatori dopo aver ricevuto diverse segnalazioni in merito a una nuova truffa in corso. “Negli ultimi giorni stanno giungendo numerose segnalazioni relative a una nuova truffa che sta colpendo ignari titolari di conti correnti mediante disposizioni SEPA, ovvero un addebito a seguito di una domiciliazione bancaria con R.I.D., apparentemente richiesta dal titolare del conto medesimo, ma in realtà autorizzata con dati personali carpiti con metodi truffaldini”.
La richiesta di addebito diretto risulta infatti essere uno degli strumenti più comodi per i pagamenti periodici. La nuova truffa consiste in un addebito fraudolento privo di autorizzazione dell’utente. Il cui importo risulta tuttavia esiguo e “potrebbe sfuggire a un occhio non attento”. A quanto ammonta l’importo sottratto? 19,90 euro.
Truffa conto corrente: come tutelarsi dalla frode
Per questo motivo, “gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Compartimento di Venezia consigliano, per evitare di incorrere in questo tipo di frode, di controllare frequentemente la lista movimenti del proprio conto corrente”. Grazie alle possibilità offerte dall’home banking, è possibile controllare la propria lista movimenti (entrate e uscite) in modo più agevole. Eventuali importi di cui non riconosciamo l’entità, come i 19,90 euro sopraccitati, potrebbero quindi metterci in allarme. Come fare in caso si scopra di essere tra le inconsapevoli vittime? “Avvisare immediatamente il proprio istituto di credito dell’accaduto”, scrive la Polizia Postale. E quindi richiedere “il richiamo della somma illecitamente sottratta e la revoca del R.I.D.”.
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