Legge 104 e disabili: pensione anticipata con sconto contributivo. Le modifiche

Legge 104 e disabili possibili modifiche al decreto n. 4/2019 di Quota 100 e RdC. Al vaglio, tra gli emendamenti, proposte con sconto contributivo. Dettagli

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Legge 104 e disabili: pensione anticipata con sconto contributivo. Le modifiche

Sconto contributivo con pensione anticipata


La conversione del decreto passa dai due rami del Parlamento. Da giorni è al lavoro il Senato con la valutazione degli emendamenti al decreto n. 4/2019 che introduce Quota 100 e reddito di cittadinanza da parte della Commissione Lavoro. Poi toccherà alla Commissione Bilancio per l’ok rispetto alle coperture economiche. Tantissime le proposte presentate e al momento ancora al vaglio dei senatori.

Legge 104 e disabili, Senato e Camera su decreto n. 4/2019

Dopo di che toccherà alla Camera prendere in esame il testo. La norma prevede che il testo, pubblicato il 28 gennaio 2019 in Gazzetta Ufficiale, venga convertito nei successivi 60 giorni. MoVimento 5 Stelle e Lega contano di approvare quanto prima, con eventuali modifiche, il testo definitivo al Senato per dare la possibilità alla Camera di esprimersi e completare l’iter.

Legge 104 e disabili, emendamento a favore di mamme lavoratrici con figli disabili

Come riferisce il sito pensionioggi.it ci sono emendamenti con cui si intende consentire alle mamme lavoratrici con figli disabili di usufruire di una sorta di sconto contributivo. Di che si tratta? La proposta prevede che si possa andare in pensione con 3 anni anticipo contributivo. Di conseguenza una mamma lavoratrice, con figlio disabile, nelle condizioni di aderire a Quota 100 potrebbe uscire dal mondo del lavoro con 62 anni e 35 anni di contributi versati. Mentre ricordiamo che Quota 100 prevede come requisiti base 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

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Legge 104 e disabili, possibili interventi sul reddito di cittadinanza?

E sempre a proposito di disabili ricordiamo che sono tante le note di proteste che giungono dalle varie realtà associative che puntano l’indice contro le misure dell’esecutivo. Secondo le associazioni il decreto non tutela a sufficienza i nuclei familiari in cui vi è la presenza di un disabile.

In tal senso ricordiamo che si è parlato nelle scorse settimane di un emendamento con cui intervenire sul reddito di cittadinanza. L’intenzione è quella di potenziarlo proprio a favore delle famiglie con disabili. Il principale ostacolo alla approvazione di emendamenti che vanno in questa direzione resta quello delle risorse economiche necessarie.

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