Reddito di cittadinanza: Isee 2019 a rischio, mancano i soldi ai Caf
Ultime notizie sul reddito di cittadinanza con un problema risorse: i Caf chiedono più soldi per il maggiore lavoro rispetto allo scorso anno.
Isee 2019 per reddito di cittadinanza a rischio?
Il reddito di cittadinanza ha aumentato considerevolmente il lavoro dei Caf. Per i quali i soldi dati non bastano più. La richiesta è di 30 milioni di euro per sbrigare le 2 milioni di pratiche in più rispetto allo scorso anno. Sono infatti più di 8 milioni i modelli Isee da compilare e, in più, da inviare all’Inps da parte dei Centri di assistenza fiscale. Ma alla richiesta di fondi supplementari la risposta non è stata positiva: c’è da attendere e utilizzare i fondi già previsti, anche per il Rei. Poi si vedrà. D’altro canto i Caf fanno notare la mole di lavoro – considerato anche il servizio aggiuntivo di invio all’Inps – in più, ed è possibile che si arrivi a una situazione di stallo.
Reddito di cittadinanza: Isee 2019 in pericolo, ecco perché
Stando a quanto riporta Il Messaggero, il 97% degli Isee 2019 viene compilato dai Caf, i quali per ogni pratica richiedono un rimborso di 13,90 euro. Questo costo però è valido per la sola pratica, perché il decreto consente ai cittadini non solo di far compilare il modello Isee, ma anche di lasciarlo nei Centri di assistenza fiscale stessi, i quali poi lo inoltreranno all’Inps per le dovute verifiche.
Si attende quindi una convenzione tra le parti coinvolte a breve, anche se la strada non sembra essere affatto in discesa, anzi. “I Caf chiedono più soldi, a loro dire necessari per assumere maggiore personale”. E anche per svolgere quel lavoro di invio all’Inps che può richiedere anche quindici minuti in più a pratica. Il rischio più concreto? Che le tempistiche non siano così rapide e che tutta la macchina vada a rallentarsi.
Reddito di cittadinanza: Isee 2019 e Caf, situazione in stallo?
Già a fine gennaio I Caf, vistosi alle strette, richiesero risorse aggiuntive ammontanti a circa 21 milioni di euro. Com’è noto i Caf distribuiti sul territorio nazionale per l’assistenza fiscale e previdenziale sono circa 35 mila e nel 2019 si troveranno (anzi, si stanno trovando) a fronteggiare un boom di visite da parte dei cittadini per le nuove misure attuate dalla legislatura (da non dimenticare anche la pace fiscale).
Già in un articolo sulla Stampa di diverse settimane fa i Caf si lamentavano della situazione attuale. “Se ai Caf fosse richiesto anche di fare informazione, compilazione e trasmissione all’Inps delle domande si tratterebbe di attività per le quali non è previsto alcuno stanziamento”. I Caf hanno sempre sostenuto che sono lì per aiutare i cittadini, ma anche che non lavorano gratis. Da quel giorno di fine gennaio a oggi sembra essere cambiato poco e nulla e la situazione potrebbe entrare davvero in stallo, mettendo a rischio la velocità delle operazioni e le operazioni stesse.
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