La Legge 104 consente ai lavoratori dipendenti che assistono familiari disabili in situazione di gravità di usufruire di alcune agevolazioni. Tra queste spiccano anche i permessi di lavoro retribuiti. Tra i beneficiari delle agevolazioni previste dalla Legge 104 rientrano anche i lavoratori delle cooperative sociali, come stabilito anche dal CCNL di riferimento.
Legge 104 e cooperative sociali: come funziona
Non ci sono grandi differenze tra i lavoratori dipendenti di un’azienda o di una pubblica amministrazione e i lavoratori delle cooperative sociali nella fruizione delle agevolazioni previste dalla Legge 104. Infatti si ricorda che i permessi e le altre agevolazioni della Legge 104 possono essere richieste dai lavoratori dipendenti, che siano genitori o coniugi della persona disabile, o anche da parenti e affini entro il II grado, sempre lavoratori dipendenti. Le agevolazioni si estendono anche ai parenti o affini entro il III grado, ma solo nel caso in cui il genitore o il coniuge sia mancante, ovvero 65 o anch’esso affetto da patologie invalidanti.
Tra i benefici della Legge 104, come dicevamo, spiccano i permessi di lavoro retribuiti. Si tratta di 3 giorni di riposo mensile (frazionabile anche in ora), o in alternativa di riposi giornalieri di 1-2 ore.
Per poter fruire di queste agevolazione, oltre a essere lavoratori dipendenti, bisognerà assistere una persona con handicap in situazione di gravità che non sia ricoverata a tempo pieno.
Legge 104 e cooperative sociali: come avere i permessi e le agevolazioni
Per ottenere le agevolazioni previste dalla Legge 104/92 e quindi anche i permessi retribuiti sarà necessario presentare apposita domanda allegando il certificato che attesta lo stato di handicap in situazione di gravità della persona disabile da assistere. Tale certificato è redatto tramite apposito verbale dalla specifica commissione medica che effettua il controllo e le dovute verifiche.
Permessi Legge 104: cooperative sociali, come funziona
Come riporta FP Cgil nella sua guida alle cooperative sociali, la Legge 104 vale anche per i lavoratori delle medesime. Si ricordano poi alcune novità relativamente recenti per comprendere meglio il funzionamento del meccanismo. E in particolare che la presenza di altri familiari non lavoratori nel nucleo del disabile non ostacola il diritto al lavoratore dipendente di richiedere i permessi mensili retribuiti. E che al tempo stesso la persona disabile ha la possibilità di scegliere chi all’interno del nucleo familiare debba prestargli assistenza. Infine si precisa che alla fruizione dei permessi retribuiti non consegue una contestuale riduzione proporzionale delle ferie e della tredicesima.
Il discorso fatto per i permessi retribuiti vale anche per il congedo straordinario retribuito. Questo ha la durata di 2 anni ed è richiedibile dai familiari del disabile che lavorano nelle cooperative sociali. In particolare hanno diritto al congedo i genitori del soggetto disabile, così come il fratello e le sorelle se i genitori non ci sono. Tra i beneficiari del congedo straordinario spiccano anche il coniuge convivente con il soggetto con handicap, nonché i figli conviventi. Durante il periodo di congedo straordinario si prevede la contribuzione figurativa, valida ai fini del diritto e della misura di tutte le prestazioni pensionistiche.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it