Saranno famosi: Mikel Oyarzabal, il Federico Chiesa spagnolo

Pubblicato il 24 Febbraio 2019 alle 14:45 Autore: Cesare Fabrizi

Continua la nostra rubrica che va alla ricerca di giovani talenti. Stavolta andiamo nei Paesi Baschi, allo stadio Anoeta, a conoscere Mikel Oyarzabal

Saranno famosi: Mikel Oyarzabal, il Federico Chiesa spagnolo

Continua la nostra rubrica, utile alla ricerca di giovani talenti. Stavolta andiamo nei Paesi Baschi, allo stadio Anoeta, a conoscere uno dei gioielli spagnoli più intriganti per il futuro.

Saranno famosi: la carriera di Oyarzabal

Mikel Oyarzabal nasce a Eibar il 21 aprile 1997. È proprio nella squadra della sua città natale che muove i primi passi da calciatore, ma poi all’età di 16 anni passa alle giovanili della Real Sociedad. Esordisce nella prima squadra nella stagione 2015 -2016 e in 24 partite fra Liga e Copa del Rey segna 6 gol. Durante la stagione successiva, diventa un punto fisso dell’undici basco e in 43 match fra campionato e coppe firma 4 gol. Nell’estate partecipa all’Europeo Under 21, arrivando secondo con la selezione spagnola.

È però nella scorsa stagione che Oyarzabal è esploso: in campionato il basco segna 12 gol, a cui si aggiungono i 2 in Europa League, per un totale di 14 in 43 partite, più 7 assist. Anche alcune squadre italiane si interessano a lui, come il Napoli e la Roma, ma alla fine non il ragazzo non si è mosso. Quest’anno continua sul solco dell’anno precedente, ereditando la mitica 10 di Xabi Prieto, segnando 8 gol in campionato, 1 in Copa del Rey e timbrando 2 assist, per un totale di 9 gol in 27 partite tra campionato e Coppa fino a questo momento.

Saranno famosi: le caratteristiche di Oyarzabal

Mancino di piede, Oyarzabal comincia come esterno sinistro nel 4-2-3-1, ma con il passare del tempo ha imparato a coprire tutti i ruoli offensivi. Un’altra posizione in cui è stato impiegato spesso è quella di trequartista alle spalle degli attaccanti, oppure anche come seconda punta. Ha una spiccata capacità nel dribbling e nel posizionamento offensivo.

Inoltre possiede una eccezionale visione di gioco offensiva, che gli permette di servire i compagni in modo corretto. Ancora però è poco continuo: spesso tende a scomparire e deve migliorare nella fase di non possesso.

Ha avuto una parabola simile a quella di Federico Chiesa, di cui è coetaneo, ma rispetto al viola segna di più.

È un ragazzo molto serio che studia all’università e che fino a qualche anno fa faceva 110 chilometri da pendolare da Eibar, la sua città a cui è legatissimo, per tornare sempre la sera dai genitori.

Attualmente la sua clausola rescissoria è di 75 milioni di euro, ma potrebbe alzarsi ulteriormente se continuasse a sfornare altre super prestazioni.

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