Venerdì 23 luglio, a distanza di un anno e mezzo Biden ha parlato davanti a più di tremila persone ad Arlington, Va. Il Presidente ha dichiarando pubblicamente il suo supporto a Terry McAuliffe, democratico moderato che tenta un secondo mandato come Governatore dello Stato della Virginia. La vittoria di McAuliffe servirebbe a vedere la forza di Biden e l’influenza del Partito.
Chi è McAuliffe
McAuliffe è stato Governatore dal 2014 al 2018 e ora è in gara contro Glenn Youngkin, nuova arrivata in politica che ha avuto grande successo nel campo del capitale privato. Nonostante la Virginia sia uno Stato nel quale da anni vincono i democratici, la gara tra i due candidati è aperta. Inoltre, la stessa campagna è guardata attentamente anche dal Partito Democratico che sta cercando di modellare la sua comunicazione per il prossimo anno. Di fatto, le campagne dei due candidati sono osservate anche al di fuori della nazione proprio perché possono testare le preferenze degli elettori in vista delle elezioni di metà mandato del 2022. Oltretutto, la competizione rappresenta come un indicatore del giudizio degli elettori sul controllo Democratico di tutti i rami del governo federale.
Biden e McAuliffe sono molto simili: entrambi democratici moderati che non hanno mai fatto impazzire la base del partito e che hanno vinto le primarie con la promessa di eleggibilità. La corsa allo Stato della Virginia può servire per controllare lo status di Biden. Per di più il Comitato Nazionale Democratico ha promesso di spendere 5 milioni di dollari per aiutare la campagna di McAuliffe di quest’anno, un chiaro segnale che la Casa Bianca ha dato la priorità alla competizione. Nonostante il Partito Repubblicano rimanga alla mercé di Donald Trump, Youngkin si ritiene un repubblicano più moderato. Trump, alle ultime elezioni del 2020 ha perso di ben 10 punti e la moderazione di Youngkin potrebbe aiutarlo a rendere la vittoria di McAuliffe meno scontata. Inoltre, l’ex Presidente ha ufficialmente espresso il suo appoggio per Youngkin. Infine, Youngkin, rispetto al suo sfidante, a livello personale ha a disposizione ingenti somme di denaro da spendere per essere più competitivo.
Il Presidente ha tenuto il suo discorso di supporto davanti a una entusiasta e quasi del tutto priva di mascherine platea. L’evento si è tenuto in un padiglione situato all’interno di un parco. Biden ha ribadito che appoggia l’idea di McAuliffe del bisogno di accrescere gli investimenti così da indirizzare la crescita economica. Egli ha anche espresso i suoi interessi politici, dichiarando al pubblico che McAuliffe è l’unica scelta giusta perché nessuno come lui sa come portare a termine le questioni.
Adrienne Elrod, ex consulente senior della campagna presidenziale di Hillary Clinton che ha pure lavorato alla cerimonia inaugurale di Biden, ha aggiunto che questa è una prova importante per l’amministrazione Biden. I margini sono così stretti tra i due candidati e il Presidenze deve usare la sua influenza per aiutare McAuliffe e i prossimi candidati per vincere le prossime elezioni del 2022.
Una nuova forma di “normalità”
Biden ha indicato la sua gestione della pandemia e ha evidenziato la ripresa economica avvenuta nei primi sei mesi del suo mandato. Il Presidente ha inoltre fornito alcune notizie riguardanti la comunicazione del suo partito, che sta cercando di mantenere lo stretto margine di maggioranza al Congresso fino al prossimo autunno. Ha sottolineato la relativa popolarità del suo decreto in sostegno del COVID-19 da 1.9 triliardi di dollari. Infine, ha incitato all’intervento per quanto riguarda il suo programma delle infrastrutture, proprio come ha fatto nelle visite ufficiali al distretto congressuale si prevedono gare tirate il prossimo anno.
L’evento di Arlington è stato un piacevole ritorno alla politica e soprattutto con meno restrizioni rispetto alla campagna presidenziale del 2020. Anno scorso, a causa della pandemia, molti eventi si tennero in drive-in affollati da cittadini a bordo delle loro macchine rispettando il distanziamento sociale. Nel corso della serata non è mancato il gruppo di protestanti che era lì per manifestare contro la chiusura di un oleodotto per mano dell’amministrazione Biden. Il Presidente ha preso la palla al balzo e ha detto alla folla di non zittire i manifestanti. Secondo lui ai democratici, a differenza dei sostenitori di Trump, non serve farli tacere ma semplicemente è sufficiente ignorarli.
Nonostante Youngkin si sia dichiaratamente discostato da Trump, i democratici durante la serata hanno più volte ribadito che il candidato repubblicano è fatto della stessa pasta dell’ex Presidente.
Il ritorno di Biden nel suon elemento
Biden, nel corso della sua lunga carriera, è sempre stato molto partecipe e un buon comunicatore durante le sue campagne. E’ sempre riuscito a trovare la connessione necessaria con il pubblico nel corso degli eventi elettorali. Il Presidente ha fatto un buon lavoro anche durante la campagna di riconferma di Obama, interpretando al meglio il ruolo di Vice-Presidente che non fa scandali e non crea problemi al suo collega.
Dovuta alla pandemia del COVID-19, la campagna del 2020 per la maggior parte dei candidati, e gli eventi che si sarebbero dovuti tenere in luoghi affollati furono annullati o ridimensionati. Con la diminuzione della gravità pandemica, Biden già in primavera è riuscito a fare quello che gli riesce meglio: stare a contatto con gli elettori. Inizialmente ha tenuto videochiamate di qualche ora con i suoi sostenitori e poi quando la situazione lo ha permesso ha partecipato a un evento a Philadelphia.
Nonostante l’entusiasmo esplicitamente espresso da Biden di ritorno a una politica pre- COVID-19, le paure non sono mancate. I contagi a causa della variante delta stanno crescendo sempre più e l’amministrazione Biden sta continuando a incitare gli americani a vaccinarsi, anche se con risultati limitati.
Il capo ufficio stampa della Casa Bianca, Jen Psaki, ha aggiunto che il Presidente seguirà le linee guida della sanità federale e per chi si vaccina non ci saranno restrizioni.
Biden ha promesso di lavorare con i repubblicani e ha dedicato una immane energia politica sull’accordo delle infrastrutture bipartisan. Tuttavia, ha attaccato il Partito Repubblicano dichiarando che esso non fa altro che diffondere paura, bugie e false promesse.
Gli addetti della Casa Bianca hanno sottolineato sondaggio che lascia intendere che il programma di Biden è ampiamente popolare nei confronti degli elettori di entrambi i partiti, anche se non ha ricevuto un largo consenso dai parlamentari repubblicani a Washington. Però gli strateghi repubblicani mettono in discussione se i numeri del sondaggio di Biden possano effettivamente trasformarsi in voti.
Virginia: test importante per i democratici
Sebbene Biden e McAuliffe siano sempre stati attivi per decenni all’interno del Partito, entrambi hanno pochi legami politici diretti. McAuliffe ha altresì concorso alla campagna statale per Biden nel 2020. Malgrado le loro similitudini politiche e ideologiche siano ampie.
Come ha riferito Mark Rozell, professore di scienze politiche alla George Mason University: “Le elezioni in Virginia di fine anno sono sempre state guardate come una sorta di indicatore, e con la nomina democratica essendo cosi filosoficamente vicina e analoga a Biden, in molti vedono la Virginia come parametro più decisivo del normale”.
L’attuale Governatore democratico Ralph Northam, come a tutti i governatori della Virginia, non può concorrere per un secondo mandato consecutivo. L’altra elezione che ci sarà a fine 2021, è quella del New Jersey che teoricamente non sarà competitiva come la prima. Ci sono buone probabilità che i democratici mantengano il controllo in quello Stato.