RImborso liquidazione di Poste Italiane
Errori importanti sono stati riscontrati nel calcolo del Tfr e Tfs di alcuni dipendenti di Poste Italiane. Gli errori riguardano sostanzialmente il ricalcolo dell’Irpef sul trattamento di fine rapporto e su altri emolumenti. Tale ricalcolo fa spesso emergere un debito che l’ex lavoratore è tenuto a pagare tramite F24. Tuttavia ci sono stati degli errori importanti in questo ricalcolo, risultando alla fine che molti contribuenti hanno pagato ciò che non dovevano e adesso si trovano costretti a richiedere il rimborso. La Slp-Cisl si sta occupando del tema da gennaio e ha messo a disposizione degli utenti anche un modello per richiedere il rimborso.
Modulo rimborso Tfr e Tfs: il fatto
La Slp-Cisl spiega che al momento della collocazione in esodo dei lavoratori, Poste Italiane calcola sugli importi erogati una tassazione separata del 23%. L’Agenzia delle Entrate, entro 4 anni dalla chiusura del rapporto di lavoro, controlla l’imposta trattenuta alla fonte e versata dal datore di lavoro sulle competenze di fine rapporto, al fine di determinare l’aliquota corretta da applicare e richiedendo (se a debito) o restituendo (se a credito) l’eventuale differenza a conguaglio.
Spiega il sindacato che l’importo erogato a titolo di incentivo all’esodo, al pari del Tfr e della buonuscita, è un’indennità che ha carattere di formazione pluriennale, commisurato all’intera durata del rapporto di lavoro e assoggettato alle stesse regole di tassazione del Tfr. Pertanto deve essere determinata la quota pre e post 1/1/2001, perché questi periodi hanno diversi metodi di calcolo dell’imposta dovuta.
Invece l’Agenzia prende in considerazione solo il Tfr, accantonato solo dal 1° marzo 1998, ovvero la data di trasformazione di Poste Italiane in S.p.A.. Per questo motivo viene accantonato il periodo dall’assunzione al 28 febbraio 1998, per cui ai dipendenti di Poste Italiane spetta la buonuscita. L’errore di calcolo avviene dunque sulla data, perché la data di assunzione per i dipendenti corrisponde al 1° marzo 1998 invece che a quella reale. Una evidente anomalia che determina errori di calcolo non indifferenti.
Modulo rimborso Tfr e Tfs: il documento in pdf
A tal proposito il sindacato ha messo a disposizione dei diretti interessati un modello fac-simile di richiesta di rimborso avente come oggetto “Istanza di rimborso Irpef per tassazione separata” e da inoltrare all’Agenzia delle Entrate. Dopo aver inserito i propri dati e aver inserito i dati identificativi della raccomandata inviata dall’Agenzia delle Entrate, bisognerà inserire le premesse che legittimano la propria richiesta da rimborso. Infine effettuare le richieste legate alla propria posizione inserendo i dati mancanti nel documento. Quindi, dopo la data e la firma, occorrerà ricordarsi di allegare all’istanza i seguenti documenti.
- Prospetto di liquidazione della Buonuscita;
- Estratto conto previdenziale Inps;
- Modello CU anno di riferimento;
- Copia comunicazione Agenzia delle Entrate del 7 giugno 2018;
- Ricevuta pagamento Irpef per tassazione separata.
Per scaricare il modello di richiesta rimborso, vi invitiamo a selezionare il seguente pdf scaricabile e stampabile.
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