Truffa conto corrente: Rid da 19.90 euro, ma è una truffa. Come si blocca

Pubblicato il 26 Febbraio 2019 alle 12:23 Autore: Guglielmo Sano

Conto corrente: una nuova truffa mette in pericolo i conti correnti; a lanciare l’allarme direttamente la Polizia Postale dopo le numerose segnalazioni

Truffa conto corrente: Rid da 19.90 euro, ma è una truffa. Come si blocca
Truffa conto corrente: Rid da 19.90 euro, ma è una truffa. Come si blocca

Una nuova truffa mette in pericolo i conti correnti degli italiani. A lanciare l’allarme è direttamente la Polizia Postale dopo le numerose segnalazioni pervenute.

Conto corrente: attenzione ai movimenti

Se si cade nella trappola, ogni mese ci si vedrà sottratto dal proprio conto l’importo di 19,90 euro. Una cifra non bassissima certo ma abbastanza ridotta per poter passare inosservata a lungo. Il metodo utilizzato dai criminali è l’addebito diretto, altrimenti noto con l’acronimo RID (Richiesta addebito diretto”.

In pratica, i malintenzionati si appropriano dei dati bancari di una vittima inconsapevole con vari metodi. Il classico phishing, per esempio, è uno di questi. Ma non si può escludere che i truffatori mettano in atto altre tipologie di furto di dati più invasive anche se occulte come l’installazione di malware.

Successivamente, una volta sottratte le informazioni ricercate, utilizzano tali coordinate per attivare, appunto, un addebito diretto sul conto corrente. Quindi, tecnicamente, è lo stesso ignaro correntista a richiedere l’addebito. Controllare la lista dei movimenti in modo regolare permette di mettersi al riparo da tali pericoli: se si notano delle anomalie, bisogna richiedere immediatamente la revoca del Rid alla propria banca e denunciare l’accaduto alle autorità.

Conto corrente: l’avvertimento della Polizia

Il “trucco” ha preso talmente campo che la Polizia Postale ha deciso di avvertire i cittadini dai propri account social: “il R.I.D. (richiesta di addebito diretto) è lo strumento più comodo per i pagamenti da effettuarsi periodicamente a fronte della prestazione dei servizi più comuni (ad es. bollette del gas, dell’acqua, dell’utenza telefonica ecc..). L’importo addebitato fraudolentemente senza l’autorizzazione dell’utente è esiguo, e potrebbe sfuggire ad un occhio non attento. Si tratta infatti di una somma in uscita dal c/c pari a 19,90 Euro”.

Ecco allora che per evitare di farsi truffare può bastare: “controllare frequentemente la lista movimenti del proprio conto corrente, operazione adesso molto più agevole grazie anche ai servizi di home banking”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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