Riabilitazione penale: costi e termini per la concessione
Che cos’è l’istituto della riabilitazione penale secondo la legge italiana. Quali sono le condizioni, i termini e i costi per ottenerlo.
Un istituto penalistico utile a chi dimostra, pur avendo in passato commesso uno o più reati, di aver ritrovato la retta via, è quello della riabilitazione penale. Vediamo di seguito che cos’è, le condizioni e le questioni relative ai costi e ai termini.
Riabilitazione penale: che cos’è secondo la legge italiana e la finalità
L’art. 178 del Codice Penale è chiaro: “La riabilitazione estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna, salvo che la legge disponga altrimenti“. Tale istituto consente alla persona condannata, che ha mostrato oggettivi segni di ravvedimento, di ottenere l’estinzione degli effetti penali della condanna, e delle pene accessorie (come ad esempio l’interdizione dai pubblici uffici), salvo tuttavia che la legge disponga diversamente: la persona riacquista così le capacità eventualmente perdute. La finalità del legislatore, nell’introdurre tale specifica norma, è di tipo premiale e promozionale; ciò perché collegata all’avvenuta espiazione della pena principale ed alla buona condotta dimostrata per un certo lasso di tempo da parte del reo.
Riabilitazione penale: quali sono i requisiti e termini
Circa il piano dei requisiti (termini e condizioni), il Codice Penale (art. 179) non ammette dubbi: “la riabilitazione è conceduta quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o si sia in altro modo estinta, e il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta. Il termine è di almeno otto anni se si tratta di recidivi, nei casi preveduti dai capoversi dell’articolo 99. Il termine è di dieci anni se si tratta di delinquenti abituali, professionali o per tendenza”. Sussistono quindi diverse condizioni affinché sia possibile richiedere ed ottenere tale sorta di premio. Anzitutto dovrà essere trascorso il lasso di tempo fissato dalla legge. In particolare, il termine per la riabilitazione decorre dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o si sia estinta in altro modo. Occorrerà poi la buona condotta mirata al reinserimento sociale; la non sottoposizione a misure di sicurezza (ad es. libertà vigilata); l’adempimento delle obbligazioni civili.
In particolare, circa le obbligazioni civili che scaturiscono dal reato, esse debbono essere totalmente adempiute, salvo prova di impossibilità (economica) di farlo. Ciò peraltro è conferma di buona condotta del reo e del suo intento di risocializzazione, in quanto sarebbe evidente la volontà di aiutare la vittima per quanto patito. Le obbligazioni civili sono, essenzialmente, il risarcimento del danno e le restituzioni, oltre che il pagamento delle spese processuali (anche dette spese di giustizia).
Riabilitazione penale: il fattore costi
A parte i costi suddetti, inerenti però alle conseguenze provocate dal reato, la domanda l’iter di riabilitazione non prevede costi specifici. Ciò in quanto la procedura è esente da spese, bolli e diritti e, peraltro, ammette il patrocinio a spese dello Stato per tutti coloro che possiedano i requisiti reddituali e i requisiti soggettivi previsti dalla normativa in materia di spese di giustizia (D.P.R. 30 maggio n.115 del 2002, il cosiddetto “Testo unico in materia di spese di giustizia”).
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