Il 45% degli italiani boccia le misure economiche approvate fino ad oggi dal governo giallo verde. A sostenerlo è un sondaggio Ipsos per Di Martedì secondo cui la maggioranza relativa degli intervistati non è soddisfatta dei provvedimenti di natura economica finora adottati dalla squadra guidata da Conte.
La bocciatura da parte degli italiani ha anticipato di un giorno quella della Commissione UE che ha bacchettato il nostro Paese. “L’Italia – si legge nel Country Report sull’Italia – ha ancora squilibri economici eccessivi. Il debito alto e la protratta scarsa produttività implicano rischi con rilevanza transnazionale, in un contesto di alto livello di npl e di disoccupazione. Il debito non scenderà nei prossimi anni, visto che la debole prospettiva macro e gli attuali piani di bilancio del Governo, anche se meno espansivi di prima, implicano un deterioramento dell’avanzo primario”.
Sondaggi politici Ipsos: quota 100 e reddito sul banco degli imputati
Sotto accusa sono state messe anche le due misure bandiera del governo: quota 100 e reddito di cittadinanza. “La manovra 2019 – è scritto nel Report – include misure che rovesciano elementi di importanti riforme fatte in precedenza, in particolare sulle pensioni, e non include misure efficaci per aumentare il potenziale di crescita”.
Il premier Conte ha respinto le critiche: “Le scelte di politica economica e sociale possono essere varie. Noi siamo convinti della nostra ricetta e che ci daranno ragione e siamo convinti di dover evitare l’errore di politiche recessive quando il ciclo economico non è favorevole”.
Sondaggi politici Ipsos: italiani non credono a patrimoniale
Anche il ricorso ad una patrimoniale per rimettere a posto i conti è stata esclusa giorni fa dal capo dell’esecutivo. Un’opzione a cui crede solo il 26% degli intervistati da Ipsos mentre il 58% la respinge.
Intanto il governo prova a rimettersi in carreggiata dopo le ultime tornate elettorali in Abruzzo e Sardegna che, insieme al voto sul caso Salvini-Diciotti, hanno scavato un solco nei rapporti tra M5S e Lega. Per questo motivo si fa sempre più concreta l’ipotesi di una fine anticipata della legislatura, al netto delle smentite di Di Maio e Salvini. A ritenere plausibile un divorzio entro l’anno è il 47% degli italiani contro un 42% convinto che alla fine il governo durerà fino alla fine.
Sondaggi politici Ipsos: nota metodologica
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