Scoppia un caso a Bruxelles dopo la rivelazione dell’emittente Radio Free Europe, critica nei confronti del Cremlino, sull’incarico come stagista di un deputato francese della figlia di Dimitri Peskov, il portavoce di Putin.
Elizaveta Peskova: la stagista della discordia
Elizaveta Peskova, 21 anni, sta compiendo uno stage al Parlamento Europeo nello staff del deputato francese Aymeric Chauprade. Quest’ultimo è membro della Commissione per gli Affari Esteri e della relatica Sottocommissione per la Difesa e la Sicurezza, oltre che della Commissione per la cooperazione tra UE e Russia. Il timore di alcuni deputati è che la Peskova potrebbe avere accesso a informazioni sensibili; con l’approssimarsi del 26 maggio torna a crescere il timore di possibili interferenze russe sulle elezioni europee.
Sugli scudi, per esempio, l’eurodeputata lettone Sandra Kalniete: “dieci anni fa non sarebbe stato un problema ma la Russia ormai non è più un partner strategico dell’UE. In altre organizzazioni come la NATO i criteri di selezione sono molto severi e non c’è nulla di personale: se sei figlio o figlia di un capo militare in un paese autoritario non potrai mai fare uno stage alla NATO”.
Elizaveta Peskova: una spia russa?
Getta acqua sul fuoco lo stesso Chauprade, ex Front National ora nell’EFDD con Les Français Libres; la Peskova non si occupa dei dossier riguardanti la Russia ma di quelli sui rapporti con Senegal e Marocco. Tuttavia, restano delle perplessità nell’emiciclo. Come ha fatto la giovane russa a ottenere l’incarico non essendo una cittadina europea? La Peskova ha finora semplicemente sottolineato che il suo è un “normale” stage (cominciato a novembre, terminerà ad aprile). In effetti, studia scienze politiche presso un’Università francese.
Dal canto suo, Chauprade ha ricordato che la procedura di accreditamento è stata convalidata dallo stesso Parlamento senza intoppi. Inoltre ha tenuto a dichiarare che “In quanto patriota francese, non correrei mai alcun rischio in termini di sicurezza per il mio paese e per l’Unione europea in merito a dati riservati. È un vero scandalo accusare questa giovane donna di essere una potenziale spia nel Parlamento europeo”.
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