Al via dal 1 marzo il primo provvedimento “salva ambiente” dell’anno, per combattere una delle principali cause – secondo la maggioranza – del global warming e portare il paese verso l‘uso di veicoli ibridi, elettrici o a metano.
Per l’Eurostat le emissioni di Co2 “sono una delle principali cause del riscaldamento globale e rappresentano circa l’80% di tutte le emissioni di gas a effetto serra dell’Ue”.Se da una parte Di Maio fa l’occhiolino ai gilet gialli francesi, dall’altra l’esecutivo giallo-verde vuole mostrarsi sensibile al tema varando l’ecotassa, per penalizzare i veicoli maggiormente inquinanti.
L’ecotassa che fa discutere
Per attuare quanto previsto con la Legge di Bilancio, dal primo marzo 2019 viene prevista un’imposta sulle nuove immatricolazioni per i veicoli ad alta emissione di co2.
L’onere va dai 1.100 ai 2.500 euro e scatta quando si supera l’asticella dell’emissione di 160 g/km di anidride carbonica nell’atmosfera.
Visto il limite, a venir colpiti saranno non solo i grandi suv, auto di lusso o fuoristrada ma anche i modelli più comuni, come ad esempio Giulietta, Stelvio di Alfa Romeo, 500 L, Tipo, Doblò e Qubo di Fiat. Colpito quindi anche il cittadino di ceto medio che vuole acquistare un’utilitaria o un auto familiare.
Restano fuori dall’imposta i veicoli usati e quelli già in circolazione che, anche se molto inquinanti, almeno per il momento non spariranno dalle strade.
La limitazione alle sole nuove immatricolazioni ha destato alcune perplessità per gli operatori del mercato automobilistico. Si teme una contrazione nelle vendite, già in calo nell’ultimo anno.
Unrae, Federauto e Anfia criticano poi la scarsa chiarezza sulle modalità operative per l’attuazione della misura, nonché le modalità e i termini per l’applicazione dell’imposta.
L’ecobonus che fa da contraltare alla ecotassa
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’ecobonus. Si vuole incentivare l’acquisto dei veicoli “virtuosi”, che verrà premiato con un bonus di importo variabile, maggiore per un acquisto accompagnato da rottamazione.
Anche qui c’è ancora scarsa chiarezza su modalità e tempistiche. Si crea una piattaforma ministeriale per prenotare gli incentivi.
Le finalità del provvedimento su ecotassa 2019
Al di là dei concreti introiti statali derivanti dalla nuova imposta, senza dubbio il provvedimento ha un certo valore simbolico. Tutto ruota attorno alla questione energia-clima-trasporti e a come il nostro paese vuole contrastare il problema del riscaldamento globale.
Non mancano però le pesanti critiche, come ad esempio quella di Fiom, contraria al nuovo meccanismo di incentivi, perché porterebbe a…
“Imboccare la strada sbagliata, investendo milioni di euro della collettività per pochi privati a cui scontare con un bonus l’acquisto dell’auto elettrica e invece scaricare sui cittadini che, non potendo acquistare l’elettrico, sono condannati a pagare un’imposta aggiuntiva che farebbe lievitare il costo del veicolo”.
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