Riforma abolizione ora legale o solare in Italia: Francia al voto
Della riforma ora legale si è parlato al momento del ripristino dell’ora solare. Poi più nulla. Ma nel frattempo le cose sembrano essere andate avanti.
Abolizione ora legale o solare 2019
La riforma ora legale è stato uno dei temi più dibattuti e cercati al momento del ripristino dell’ora solare, ovvero attorno allo scorso 28 ottobre 2018. Poi, come tutte le cose, la notizia è scivolata pian piano nell’oblio e forse in molti si saranno dimenticati di questa proposta effettuata dalla Commissione europea di abolire il cambio 2 volte all’anno dell’ora. Adesso il dubbio resta se confermare l’ora legale o solare per tutto l’anno, ma la decisione sarà rimessa ai singoli Paesi. E mentre in Italia la discussione è rimasta ferma al punto di partenza, i francesi stanno votando le proprie preferenze in una consultazione pubblica e avranno tempo fino a domenica 3 marzo per esprimersi, come scrive IlSalvagente.
Riforma ora legale o solare: il punto della situazione
Nella notte di domenica 31 marzo le lancette degli orologi subiranno un nuovo cambiamento, stavolta in avanti. Le 2 del mattino diventeranno così le 3, con la diretta conseguenza che si dormirà 1 ora in meno. E in un periodo, come quello primaverile, dove la stanchezza si fa sentire il cambio d’orario potrebbe portare un carico di stress in più su certi soggetti. Tale “difetto” viene però colmato da una maggiore quantità di ore di luce durante la giornata. Insomma, la primavera sta arrivando e almeno fino al 21 giugno il sole tramonterà sempre un po’ più tardi.
Chi sarebbe disposto in Italia, o nei Paesi del sud, a sacrificare questa ora di luce in più? Forse nessuno, ma di parere diverso sono i Paesi del nord Europa, che hanno già più ore di luce nella stagione calda per la loro vicinanza al Polo Nord. Facendo qualche esempio pratico, nel giorno più lungo dell’anno a Parigi il sole tramonta verso le 22. E naturalmente, più ci si sposta al nord, più il sole tramonta tardi. Per questo motivo molti cittadini dell’Europa settentrionale sarebbero favorevoli all’abolizione dell’ora legale per l’entrata a pieno regime dell’ora solare tutto l’anno. Per loro sarebbero più i vantaggi che gli svantaggi.
Riforma abolizione ora legale o solare: a che punto siamo?
In un sondaggio diffuso qualche mese fa dalla Commissione europea, l’84% dei cittadini si è dichiarato favorevole al ripristino di un unico orario per tutto l’anno (l’ora legale). C’è tuttavia da segnalare che la partecipazione dei cittadini europei ripartiti per Paese non è stata propriamente omogenea. Tuttavia il risultato di questa indagine ha avvalorato l’ipotesi di una riforma dell’ora legale. Però a discrezione dei singoli Stati proprio per le differenze di longitudine tra i Paesi del Nord Europea e quelli del Sud. Questi ultimi, infatti, risultano più avvantaggiati dall’orario legale per via delle ore di luce.
Stando alle ultime notizie, risalenti a ottobre scorso e riportate da Politico, ci vorrà comunque un po’ di tempo per effettuare una vera riforma dell’ora legale. L’abolizione dell’orario legale non avrebbe infatti il sostegno necessario da parte di tutti i Paesi per concretizzarsi quest’anno. Senza contare le discordanze tra chi vorrebbe mantenere l’ora legale, chi l’ora solare. E anche chi sarebbe propenso a mantenere il cambio semiannuale (ovvero 2 volte l’anno). Insomma, siamo ancora lontani dalla riforma dell’ora legale e con ogni probabilità torneremo a rimettere le lancette degli orologi indietro anche il prossimo 27 ottobre.
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