Alla scoperta di Jannik Sinner, il nuovo prodigio del tennis italiano
Jannik Sinner è l’atro nascente del tennis italiano e quello che ha fatto nelle ultime due settimane ha dell’incredibile. In 14 giorni 11 vittorie
Di baby prodigi non arrivati ai massimi livelli ne abbiamo visti tanti in tutti gli sport, ma se il classe 2001 di San Candido non ce la facesse sarebbe un vero e proprio spreco. Jannik Sinner è l’astro nascente del tennis italiano e quello che ha fatto nelle ultime due settimane ha dell’incredibile. Se andiamo a vedere delle statistiche, solo chi poi è diventato un campionissimo, a 17 anni, ha vinto un challenger. Prima ha conquistato il torneo di Bergamo. Poi ieri si è ripetuto, stavolta in un torneo inferiore, un ITF, a Trento, sconfiggendo il tedesco Jahn. In due settimane il giovane altoatesino ha inanellato 11 vittorie di fila, issandosi fino alla posizione numero 324 del ranking, salendo solo la settimana scorsa 222 posizioni.
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Jannik Sinner, i segreti del baby fenomeno
Sinner si allena a Bordighera, nell’accademia di Riccardo Piatti, ex coach tra gli altri anche di Djokovic. Un altro dei suoi tutor è Massimo Sartori, allenatore di Seppi. A differenza di molti tennisti, non è stato indirizzato a questa disciplina dalla famiglia. Infatti i suoi genitori, un cuoco e una cameriera, non conoscono molto bene il tennis. Il nome che richiama a uno degli sportivi francesi più amati, Yannick Noah, è dunque puramente casuale.
Il ragazzo è molto riservato, tranquillo, alieno dai social. Il suo allenatore è Andrea Volpini. I suoi idoli sono Roger Federer e Novak Djokovic.
Ha un atteggiamento molto positivo in campo, oltre ad avere grandi doti di timing, qualità e potenza. Il rovescio è il punto di forza. Il servizio è potente e con l’aumento dell’altezza può diventare un’arma importante. Gioca molto bene i punti importanti, dote che hanno solo gli “eletti”.
Jannik Sinner: i suoi numeri da predestinato
Se andiamo a controllare i dati statistici, solo chi è diventato un campione ha vinto un challenger a 17 anni o meno. Parliamo di gente come Djokovic, Del potro, Safin, Zverev, Gasquet, Shapovalov, Kyrgios. A parte il canadese, ancora giovanissimo, tutti questi sono stati almeno in top 20. Del Potro, Safin e Djokovic hanno vinto Slam. Gli ultimi due addirittura sono stati numeri 1.
Sinner è addirittura 13° nella race to Milan, la classifica degli under 21 che porta alle Next gen ATP Finals. Ma tutti quelli davanti a lui son più vecchi, molti di almeno 2 o 3 anni. Basti pensare che tra gli Juniores è il meglio classificato nel ranking.
Solo il tempo ci dirà se Sinner diventerà davvero un campione, ma le premesse, sia tecniche che caratteriali, ci sono tutte.
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