Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.
Sondaggi elettorali, rimane la Lega il partito con le oscillazioni maggiori
In generale nell’ultima tornata di sondaggi elettorali le divergenze tra gli istituti paiono ridursi. Anche se rimangono mediamente ampie per le due prime forze, ovvero i componenti della maggioranza di governo, Lega e Movimento 5 Stelle.
Nel primo caso si oscilla del 4,7%, tra il 31,2% di Emg e il 35,9% di Ipsos. È quest’ultimo, di poco, il minority report più importante della settimana in effetti.
Da diverso tempo Ipsos attribuisce valori molto alti alla Lega, da record, e di conseguenza anche molto bassi al Movimento 5 Stelle. Oggi è l’istituto che lo vede più debole, al 21,2%.
Al contrario è Piepoli che rimane sul partito di Di Maio il più positivo. Lo stima ancora al 25%, contro un 22,8% di media generale. Nonostante ciò, si deve sottolineare che anche per Piepoli il M5S ha subito un calo. Pur non paragonabile a quello registrato dagli altri istituti.
Sondaggi elettorali, i minority report dei partiti di opposizione
Questa settimana è degna di nota la particolare concordanza degli istituti riguardo alle intenzioni di voto per il PD.
Si va dal 18% di Index al 18,6% di Euromedia. Di fatto considerando gli intervalli di confidenza di questi sondaggi c’è unanimità su un PD poco sopra il 18%.
Su Forza Italia invece rimangono le discordanze, anche se inferiori al passato. Dopo i recenti miglioramenti del partito di Berlusconi si va dal 8,6% di Ipsos all’11% di Piepoli e Euromedia. La media sfiora ormai il 10%
Riguardo i partiti più piccoli vi è un 1% di variazione sia tra le stime su Fratelli d’Italia sia tra quelle su +Europa.
Nel primo caso si sta tra il 4% di Ipsos e il 5% di Emg. Nel secondo tra il 3% di Index e Emg e il 4% di Ipsos
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