Sulle pensioni ultime notizie ruotano attorno ai numeri di Quota 100 e anche alle proteste dei sindacati, che richiedono un’ulteriore riduzione contributiva per certe categorie di soggetti. Stando alle domande di Quota 100, in base agli ultimi aggiornamenti dell’Inps riportati lo scorso 4 marzo, le domande presentate sono in tutto 80.130. Di queste 30.378 provengono dal pubblico impiego, mentre 27.569 dl settore privato. La maggior parte delle richieste continua a essere inoltrata dai soggetti tra i 63 e i 65 anni di età (37.099), mentre poco meno di 27 mila persone tra i 62 e i 63 anni hanno optato subito per il nuovo sistema. Decisamente ampio il divario di genere: 58.069 uomini hanno fatto domanda contro sole 22.061 donne.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, le richieste dei sindacati
E proprio questa differenza tra uomini e donne va a sollevare un problema peraltro già anticipato prima dell’attuazione della misura. Quello di certe categorie che restano penalizzate dall’accesso alla misura. Le donne, come parlano i numeri, così come chi ha avuto carriere altalenanti e discontinue e i disoccupati. In un’audizione alla Camera, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno fatto presente la problematica, focalizzandosi sui punti negativi di Quota 100.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, donne penalizzate
Quest’ultima resta “un’opportunità per lavoratori con carriere continue e strutturate ma è decisamente meno accessibile ai lavoratori del Sud e del tutto insufficiente per le donne, per i lavoratori con carriere discontinue o occupate in particolari settori produttivi”. Che ad esempio siano caratterizzati da “stagionalità o appalti, come quello agricolo o edile”. Ed è proprio in questi contesti che risulta “difficile trovare un lavoratore con 38 anni di contributi”. Da qui l’appello dei sindacati, che si trasforma in una richiesta prendendo a riferimento l’Ape sociale: “per le lavoratrici sia riconosciuta intanto una riduzione contributiva, almeno in presenza di figli”. Proprio come previsto per l’anticipo pensionistico.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e il problema del turnover professionale
I sindacati hanno quindi avanzato la necessità di una riduzione contributiva e di una misura strutturale che mantenga il requisito anagrafico a partire da 62 anni di età. Ma che allo stesso tempo opti per uno sconto contributivo e che superi alcuni vincoli relativi all’accesso al pensionamento, come per il raggiungimento di determinate soglie di importi. Quindi è ribadita l’importanza di una Quota 41 per tutti, a prescindere dall’età.
Pensioni ultime notizie: “Servizi essenziali a rischio”
Infine è stata fatta luce su un altro problema: la staffetta generazionale a lavoro, tra gli effetti collaterali di Quota 100 secondo il governo. Ma la realtà sembra essere diversa. I sindacati, infatti, hanno fatto notare che sono a rischio i servizi essenziali. Troppi i vincoli sulla spesa e ancora lente le procedure concorsuali per favorire l’assunzione di nuove leve al posto dell’ingente numero di richiedenti Quota 100. Ciò rischia di “compromettere la garanzia dei servizi essenziali”.
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