Tabella A ed E per visita fiscale
Come ricordato dal decreto Madia, l’esonero dalla visita fiscale Inps può essere determinato da diverse e specifiche condizioni. I dipendenti pubblici in malattia sono esonerati dalla reperibilità fiscale oraria in questi tre casi.
- Patologie gravi richiedenti terapie salvavita.
- Causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al DPR n. 834/1981, ovvero a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo decreto.
- Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.
Delle tre cause sopra riportate, oggi affronteremo la seconda. E in particolare andremo a vedere le differenze tra la Tabella A e la Tabella E, analizzando quali categorie (e patologie) sono incluse.
Esonero visita fiscale Inps: le prime 3 categorie della Tabella A
Al DPR n. 834/1981 è allegata una tabella che include alcune patologie e non solo, che hanno comportato menomazione unica o plurima al soggetto. La Tabella A si compone di 8 categorie. Solo le prime 3, tuttavia, danno diritto all’esonero dalla visita fiscale Inps. Ecco cosa includono.
Prima categoria – Parte I
- Perdita dei quattro arti fino al limite della perdita totale delle due mani e dei due piedi insieme;
- La perdita di tre arti fino al limite della perdita delle due mani e di un piede insieme;
- La perdita di ambo gli arti superiori fino al limite della perdita totale delle due mani;
- Perdita di due arti, superiore e inferiore (disarticolazione o amputazione del braccio e della coscia);
- La perdita totale di una mano e dei due piedi;
- Perdita totale di una mano e di un piede;
- La disarticolazione di un’anca; l’anchilosi completa della stessa, se unita a grave alterazione funzionale del ginocchio corrispondente;
- La disarticolazione di un braccio o l’amputazione di esso all’altezza del collo chirurgico dell’omero;
- L’amputazione di coscia o gamba a qualunque altezza, con moncone residuo improtesizzabile in modo assoluto e permanente;
- Perdita di una coscia a qualunque altezza con moncone protesizzabile, ma con grave artrosi dell’anca o del ginocchio dell’arto superstite;
- La perdita di ambo gli arti inferiori sino al limite della perdita totale dei piedi;
- Perdita totale di tutte le dita delle mani, ovvero la perdita totale dei due pollici e di altre sette o sei dita;
- La perdita totale di un pollice e di altre otto dita delle mani, ovvero la perdita totale delle cinque dita di una mano e delle prime due dell’altra;
- Perdita totale di sei dita delle mani compresi i pollici e gli indici o la perdita totale di otto dita delle mani compreso o non uno dei pollici;
- Le distruzioni di ossa della faccia specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di lesioni grave della faccia e della bocca tali da determinare grave ostacolo alla masticazione e alla deglutizione sì da costringere a speciale alimentazione;
- L’anchilosi temporo-mandibolare completa e permanente.
Prima categoria – Parte II
- L’immobilità completa permanente del capo in flessione o in estensione, oppure la rigidità totale e permanente del rachide con notevole incurvamento;
- Le alterazioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare e tutte le altre infermità organiche e funzionali permanenti e gravi al punto da determinare un’assoluta incapacità al lavoro proficuo;
- Fibrosi polmonare diffusa con enfisema bolloso o stato bronchiectasico e cuore polmonare grave;
- Cardiopatie organiche in stato di permanente scompenso o con grave e permanente insufficienza coronarica ecg. Accertata;
- Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco, quando, per sede, volume o grado di evoluzione determinano assoluta incapacità lavorativa;
- Tumori maligni a rapida evoluzione;
- La fistola gastrica, intestinale, epatica, pancreatica, splenica, rettovescica ribelle a ogni cura e l’ano preternaturale;
- Incontinenza delle feci grave e permanente da lesione organica;
- Il diabete mellito e il diabete insipido entrambi di notevole gravità;
- Esiti di nefrectomia con grave compromissione permanente del rene superstite (iperazotemia, ipertensioni e complicazioni cardiache) o tali da necessitare trattamento emodialitico protratto nel tempo.
Prima categoria – Parte III
- Castrazione e perdita pressoché totale del pene;
- Tutte le alterazioni delle facoltà mendali (sindrome schizofrenica, demenza paralitica, demenze traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi) che rendano l’individuo incapace a qualsiasi attività;
- Le lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) con conseguenze gravi e permanenti di grado tale da apportare profondi e irreparabili perturbamenti alle funzioni più necessarie alla vita organica e sociale o da determinare incapacità a lavoro proficuo;
- Sordità bilaterale organica assoluta e permanente accertata con esame audiometrico;
- Sordità bilaterale organica assoluta e permanente quando si accompagni alla perdita o a disturbi gravi e permanenti della favella o a disturbi della sfera psichica e dell’equilibrio statico-dinamico;
- Esiti di laringectomia totale;
- Le alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi che abbiano prodotto cecità bilaterale assoluta e permanente;
- Le alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l’acutezza visiva binoculare da 1/100 a meno di 150;
- Alterazioni organiche e irreparabili di un occhio, che ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente con l’acutezza visiva dell’altro ridotta tra 1/50 e 3/50 della normale.
Seconda categoria – Parte I
- Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di lesione grave della faccia stessa e della bocca tali da menomare notevolmente la masticazione, la deglutizione o la favella oppure da apportare evidenti deformità, nonostante la protesi;
- L’anchilosi temporo-mandibolare incompleta, ma grave e permanente con notevole riduzione della funzione masticatoria;
- L’artrite cornica che, per la molteplicità e l’importanza delle articolazioni colpite, abbia menomato gravemente la funzione di due o più arti;
- La perdita di un braccio o avambraccio sopra il terzo inferiore;
- La perdita totale delle cinque dita di una mano e di due delle ultime quattro dite dell’altra;
- Perdita di una coscia a qualunque altezza;
- L’amputazione medio tarsica o la sotto astragalica dei due piedi;
- Anchilosi completa dell’anca o quella in flessione del ginocchio;
- Le affezioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare che per la loro gravità non siano tali da ascrivere alla prima categoria;
- Le lesioni gravi e permanenti dell’apparato respiratorio o di altri apparati organici determinate dall’azione di gas nocivi.
Seconda categoria – Parte II
- Bronchite cronica diffusa con bronchiestasie ed enfisema di notevole grado;
- Tutte le altre lesioni o affezioni organiche della laringe, della trachea che arrechino grave e permanente dissesto alla funzione respiratoria;
- Cardiopatie con sintomi di scompenso di entità tali da non essere ascrivibili alla prima categoria;
- Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del tronco e del collo, quando per la loro gravità non debbano ascriversi alla prima categoria;
- Le affezioni gastro-enteriche e delle ghiandole annesse con grave e permanente deperimento organico;
- Stenosi esofagee di alto grado, con deperimento organico;
- La perdita della lingua;
- Le lesioni o affezioni gravi e permanenti dell’apparato urinario salvo, che per la loro entià, non siano ascrivibili alla categoria superiore;
- Le affezioni gravi e permanenti degli organi emopoietici;
- Ipoacusia bilaterale superiore al 90% con voce di conversazione gridata ad concham senza affezioni purulente dell’orecchio medio;
- Le alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l’acutezza visiva binoculare tra 1/50 e 3/50 della normale;
- Castrazione o perdita pressoché totale del pene;
- Le paralisi permanenti sia di origine centrale che periferica interessanti i muscoli o gruppi muscolari che presiedono a funzioni essenziali della vita e che, per i caratteri e la durata, si giudichino inguaribili.
Terza categoria
- La perdita totale di una mano o delle sue cinque dita, ovvero la perdita totale di cinque dita tra le mani compresi i due pollici;
- La perdita totale del pollice e dell’indice delle due mani;
- Perdita totale di ambo gli indici e di altre cinque dita fra le mani che non siano i pollici;
- La perdita totale di un pollice insieme con quella di un indice e di altre quattro dita fra le mani con integrità dell’altro pollice;
- La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore;
- L’amputazione tarso-metatarsica dei due piedi;
- L’anchilosi totale di una spalla in posizione viziata e non parallela all’asse del corpo;
- Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso grave e permanente;
- La perdita o i disturbi gravi della favella;
- L’epilessia con manifestazioni frequenti;
- Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con l’acutezza visiva dell’altro ridotta tra 4/50 e 1/10 della normale.
Esonero visita fiscale Inps: le patologie della Tabella E
Passiamo ora alle patologie rientranti nella Tabella E del medesimo DPR n. 834/81.
A e A-bis
- Alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi che abbiano prodotto cecità bilaterale assoluta e permanente;
- Perdita anatomica o funzionale di quattro arti fino al limite della perdita totale delle due mani e dei due piedi insieme;
- Lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) che abbiano prodotto paralisi totale dei due arti inferiori e paralisi della vescica e del retto (paraplegici rettovescicali);
- Alterazioni delle facoltà mentali tali da richiedere trattamenti sanitari obbligatori in condizioni di degenza nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate;
- Perdita di ambo gli arti superiori fino al limite della perdita delle due mani;
- Disarticolazione di ambo le cosce o l’amputazione di esse con l’impossibilità assoluta e permanente dell’applicazione di apparecchio di protesi.
B
- Lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale), con conseguenze gravi e permanenti di grado tale da apportare, isolatamente o nel loro complesso, profondi e irreparabili perturbamenti alla vita organica e sociale;
- Tubercolosi o altre infermità gravi al punto da determinare un’assoluta e permanente incapacità a qualsiasi attività fisica e da rendere necessaria la continua o quasi continua degenza a letto.
C
- Perdita di un arto superiore e di un arto inferiore dello stesso lato sopra il terzo inferiore rispettivamente del braccio e della coscia con impossibilità dell’applicazione dell’apparecchio di protesi.
D
- Amputazione di ambo le cosce a qualsiasi altezza.
E
- Alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l’acutezza visiva binoculare da 1/100 a meno di 1/50 della normale;
- Perdita di un arto superiore e di uno inferiore sopra il terzo inferiore rispettivamente del braccio e della coscia;
- Perdita di dieci oppure di nove dita delle mani comprese i pollici;
- Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno sopra il terzo inferiore della coscia e l’altro sopra il terzo inferiore della gamba;
- Alterazioni delle facoltà mentali che richiedono trattamenti sanitari obbligatori non in condizioni di degenza nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate o che abbiano richiesto trattamenti sanitari obbligatori in condizioni di degenza ospedaliera, cessati ai sensi della Legge n. 180/78, sempre che tali alterazioni apportino profondi perturbamenti alla vita organica e sociale.
F
- Perdita totale di una mano e dei due piedi insieme;
- Perdita di due arti, uno superiore a l’altro inferiore, amputati rispettivamente al terzo inferiore del braccio e al terzo inferiore della gamba;
- La perdita di due arti, uno superiore e l’altro inferiore, amputati rispettivamente al terzo inferiore dell’avambraccio e al terzo inferiore della coscia;
- Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno sopra al terzo inferiore della coscia e l’altro al terzo inferiore della gamba;
- Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno al terzo inferiore della coscia e l’altro fino al terzo inferiore della gamba;
- La perdita delle due gambe a qualsiasi altezza;
- Alterazioni delle facoltà mentali che apportino profondi perturbamenti alla vita organica e sociale;
- Tubercolosi o altre infermità gravi al punto da determinare una assoluta e permanente incapacità a qualsiasi attività fisica, ma non tale da richiedere la continua o quasi continua degenza a letto.
G
- Perdita dei due piedi o di un piede e di una mano insieme;
- La disarticolazione di un’anca;
- Tutte le alterazioni delle facoltà mentali (schizofrenia e sindromi schizofreniche, demenza paralitica, demenze traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi, ecc.) che rendano l’individuo incapace a qualsiasi attività;
- Tubercolosi grave al punto da determinare una assoluta incapacità a proficuo lavoro.
H
- Castrazione e perdita pressoché totale del pene;
- La fistola gastrica, intestinale, epatica, pancreatica, splenica, retto vescicale ribelle ad ogni cura e l’ano preternaturale;
- Sordità bilaterale organica assoluta e permanente quando si accompagni alla perdita o a disturbi gravi e permanenti della favella o a disturbi della sfera psichica e dell’equilibrio statico-dinamico;
- Cardiopatie organiche in stato di permanente scompenso con grave e permanente insufficienza coronarica ecg accertata o gravi al punto da richiedere l’applicazione di pace-maker o il trattamento con by-pass o la sostituzione valvolare;
- Anchilosi completa di un’anca se unita a grave alterazione funzionale del ginocchio corrispondente.
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