Circolare riscatto contributi Inps, i costi
Con la circolare n. 36 del 5 marzo 2019 l’Istituto di previdenza ha fornito informazioni sul riscatto contributi Inps 2019 e sui fondi di solidarietà bilaterali, con riferimento al DL 4/2019. Nella circolare sono illustrate le indicazioni per l’applicazione delle nuove regole in merito al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione e dal diverso criterio di calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di studio universitari da valutare nel sistema contributivo, in caso di domanda presentata fino al compimento del 45° anno di età. Si parla inoltre della possibilità per i fondi di solidarietà di agire sul versamento dei contributi legati a periodi utili per il diritto alla pensione, riscattabili o ricongiungibili.
Riscatto contributi Inps 2019: i soggetti beneficiari
L’articolo 20 del succitato DL 4/2019 riguarda la facoltà di riscatto dei periodi non coperti da contribuzione. Come si legge nel comma 1, tale possibilità è riconosciuta in favore degli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti; nonché alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. Gli iscritti beneficiari sono privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione.
Per poter beneficiare della facoltà di riscatto bisogna quindi essere iscritti a uno dei regimi previdenziali sopraccitati. La condizione si intende verificata “in presenza di almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è esercitata la facoltà di riscatto, versato in epoca precedente alla data di presentazione della domanda medesima”. L’Inps specifica che si avrà riguardo a qualsiasi tipologia di contribuzione (obbligatoria, figurativa, da riscatto) accreditata prima del 1° gennaio 1996 in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria.
Stando al comma 2 del medesimo DL, “l’eventuale acquisizione di anzianità assicurativa anteriore al 1° gennaio 1996 determina l’annullamento d’ufficio del riscatto già effettuato, con restituzione dell’onere al soggetto che lo ha versato senza riconoscimento di maggiorazioni a titolo di interessi”. Infine, il beneficiario non deve essere già titolare di pensione.
Riscatto contributi Inps 2019: durata
La voce successiva della circolare ha come oggetto la durata del periodo riscattato e ulteriori requisiti richiesti per beneficiare della facoltà di riscatto contributivo. Il periodo scoperto da contribuzione può infatti essere riscattabile nella misura massima di 5 anni. Questi ultimi possono anche non essere continuativi. Tuttavia il periodo dovrà collocarsi dopo il 31 dicembre 1995 ed essere compreso tra la data del primo e dell’ultimo contributo comunque accreditato nelle forme assicurative succitate. I periodi ammissibili al riscatto dovranno essere precedenti alla data del 29 gennaio 2019. Si precisa che la facoltà di riscatto non può essere esercitata per il recupero di periodi di svolgimento di attività lavorativa con obbligo del versamento contributivo.
Riscatto contributi Inps 2019 ai fini pensionistici
L’anzianità contributiva riscattata sarà utile ai fini del diritto a pensione e per la determinazione della relativa misura. I periodi oggetto del riscatto contributivo saranno valutati secondo il metodo contributivo. Per la determinazione della misura si calcolerà l’onere in base alla retribuzione assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno lontani rispetto alla data di presentazione della domanda, che sarà attribuita temporalmente e in misura proporzionale ai periodi riscattati.
Riscatto contributi Inps 2019: la domanda
La presentazione della domanda di riscatto è limitata al periodo 2019-2021, ovvero il triennio “sperimentale” in cui sarà attivo il beneficio. La domanda di riscatto potrà essere presentata dal 29 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2021. La domanda potrà essere presentata dal diretto interessato, ma anche dal suo superstite o da un parente (entro il secondo grado).
In ogni caso l’onere versato è detraibile dall’imposta lorda nella misura del 50% con una ripartizione in 5 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento e in quelli seguenti. Si precisa che per i lavoratori privata la domanda di riscatto potrà essere presentata anche dai datori di lavoro, che destinerà i premi di produzione riservati al lavoratore a tale scopo. In questa eventualità l’onere versato risulterà deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo.
Riscatto contributi Inps 2019: modalità di presentazione della domanda
La domanda sarà da presentare esclusivamente in via telematica tramite i seguenti canali:
- Web: tramite i servizi online Inps, accessibili tramite PIN Dispositivo, identità digitale SPID o CNS. Chi sceglie questa modalità dovrà quindi recarsi sul sito web dell’Inps e più precisamente nella sezione Prestazioni e Servizi. Quindi dovrà selezionare Tutti i Servizi e infine Riscatto di periodi contributivi. Per le gestioni dei dipendenti pubblici, l’ultima voce corrisponderà a Gestione dipendenti pubblici: servizi per Lavoratori e Pensionati.
- Contact Center: chiamando il numero 803 164 (da fisso) o lo 06 164 164 (da mobile);
- Patronati e intermediari dell’istituto, tramite i servizi telematici offerti dagli stessi.
I datori di lavoro dovranno usare il modulo apposito (Allegato 2 della circolare n. 36/2019), reperibile anche sul sito dell’Inps alla voce Tutti i moduli e Assicurato/Pensionato.
Riscatto contributi Inps 2019: modalità di versamento
L’onere del riscatto dei contributi potrà essere versato in un’unica soluzione oppure in un massimo di 60 rate mensili. In quest’ultima eventualità, ogni rata non dovrà avere un importo inferiore a 30 euro. Al versamento rateizzato dell’onere non saranno applicati gli interessi. La modalità di rateizzazione non potrà essere utilizzata nell’eventualità in cui i contributi utili al riscatto debbano essere usati per l’immediata liquidazione di una pensione; lo stesso nel caso in cui i contributi riscattabili siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.
Riscatto contributi Inps 2019: laurea
Per il riscatto del corso universitario di studi, la facoltà di riscatto dei periodi da valutare con il metodo contributivo è permessa fino al compimento del 45° anno di età. L’onere dei periodi di riscatto è rappresentato dal versamento di un contributo, “per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo […] moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda”. Questo è un comma aggiuntivo al comma 5-quater dell’art. 2 del Dlgs n. 184/97 relativo al riscatto laurea. L’Inps precisa che l’onere di riscatto deve essere determinato sul minimale degli artigiani e commercianti vigente. Il minimale 2019 corrisponde a 15.878 euro, pertanto l’onere per ogni anno da valorizzare corrisponde alla cifra di 5.239,74 euro. Questa è una possibilità e riguarda solo chi ha presentato o presenterà domanda a partire dal 29 gennaio 2019.
Riscatto contributi Inps 2019: Fondi di solidarietà bilaterali
L’ultima voce della circolare Inps n. 36/2019 si riferisce ai Fondi di solidarietà bilaterali, presenti all’articolo 22 comma 3 del DL n. 4/2019. Qui si prevede che i fondi di solidarietà “provvedano al versamento degli oneri correlati a periodi, utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti all’accesso ai fondi di solidarietà medesimi”. Tali oneri sono versati ai fondi dai datori di lavoro e sono deducibili in base alla normativa vigente.
Riscatto contributi Inps 2019: circolare n. 36/2019 in pdf
Per consultare la versione integrale della circolare Inps n. 36 del 5 marzo 2019 vi invitiamo a selezionare il seguente pdf scaricabile.
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