Un Pd in forte crescita mette nel mirino un Movimento 5 Stelle sempre più in crisi. È questa la sintesi dell’ultimo sondaggio Index Research per Piazza Pulita, andato in onda ieri sera.
Sondaggi elettorali Index: Lega e Movimento sempre più distanti
Aumenta il distacco tra i due alleati di governo, soprattutto per demeriti dei Cinque Stelle più che per i meriti della Lega. Il Carroccio, infatti, guadagna appena lo 0,1 portandosi al 34,6% mentre i pentastellati perdono quasi mezzo punto percentuale calando al 21,7%.
Il solco tra i due partiti potrebbe aprirsi ancora di più alla luce dello scontro finale sulla Tav. Il redde rationem è previsto per lunedì quando saranno da approvare o meno i bandi Telt. Ieri però sono volati gli stracci. Il leader leghista ha confermato il suo sì all’opera con una dichiarazione lapidaria: “Se qualcuno mi dice che non servono i treni, anch’io vado fino in fondo, se devo andare fino in fondo, vado fino in fondo. Siamo in due a dire di ‘no’, vediamo chi ha la testa più dura. Sono abituato ad andare fino in fondo. Voglio un’Italia che va avanti”.
Altrettanto netta è stata la replica del capo dei Cinque Stelle Di Maio: “Sono davvero sbalordito da questa minaccia di crisi di governo che viene da Salvini. Il Movimento Cinquestelle è compatto. Questo è un momento in cui ci sono milioni di italiani che aspettano di essere risarciti perché truffati dalle banche e altri attendono il reddito di cittadinanza. E Salvini minaccia una crisi di governo? Mi pare un atteggiamento irresponsabile”.
È chiaro che chi perderà la battaglia sulla Tav avrà anche delle sensibili ripercussioni sul proprio consenso.
Sondaggi elettorali Index: Pd pronto a sfidare i Cinque Stelle per il secondo posto
Spettatore interessato di questa battaglia sono le opposizioni. In particolare il Pd che sulla Tav si è già espresso a favore. I dem, grazie all’effetto primarie, crescono di quasi un punto e salgono al 18,9%, un valore superiore rispetto a quanto preso alle ultime Politiche.
Per quanto riguarda gli altri partiti di opposizione, rispetto alla precedente rilevazione, Forza Italia flette leggermente al 9% mentre Fratelli d’Italia rimane stabile al 4,5%. Più Europa, che ha detto no ad una lista unitaria per le europee anche al neo segretario Pd, Zingaretti, scende sotto la soglia di sbarramento del 3%. Passo indietro anche per Potere al Popolo che cala all’1,8%. Cala di poco la quota di indecisi/non voto ora al 36,1%.
Sondaggi elettorali Index: nota metodologica
In attesa di diffusione.
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