Il secondo posto trai Paesi più sani al mondo è una posizione particolarmente degna di nota. Sebbene abbiamo perso la prima posizione che detenevamo, superati dalla Spagna.
La posizione è lusinghiera soprattutto considerando che solitamente non capitiamo sul podio nei ranking internazionali. E molto spesso neanche tra ai primi 10. Sullo stato della nostra salute invece possiamo affermare di essere in cima al mondo.
Almeno secondo l’indice annuale preparato da Bloomberg, che misura un punteggio relativo alla salute e ai rischi che questa corre per ogni Paese.
In particolare il punteggio riguarda i dati sulla mortalità per malattie o ferite, sulla durata media della vita alle varie età, sulla probabilità di sopravvivenza dei bambini alla nascita e alle età successive.
A questo si sottrae un punteggio di rischio che è determinato da indicatori riguardanti l’abuso di alcol, il fumo, l’obesità, l’inattività, la malnutrizione, la pressione alta, il colesterolo, ecc, ma anche la carenza di acqua pulita o strutture sanitarie.
Nel complesso l’Italia ha totalizzato 91,59 punti, risultato di un punteggio di 95,83 cui sono stati 4,24 punti di penalità dovuti ai rischi.
La Spagna è poco sopra a 92,75 punti e scala cinque posizioni in classifica, superando non solo il nostro Paese, ma anche l’Islanda, la Svizzera, l’Australia e Singapore.
Avanzano anche il Giappone, la Svezia, e la Norvegia.
La Corea del Sud è tra i Paesi con il maggiore miglioramento, di ben sette posizioni. Le stesse che invece perde la Germania, che scivola al 23esimo posto
Accanto ai Paesi più sani vi sono i più “malati”, l’importanza dell’obesità
A essere esaminati non sono tutti Paesi del mondo, ma i primi 56, solitamente avanzati o dal reddito medio.
Tra questi quindi gli Stati Uniti non se la cavano bene, sono 35esimi, in discesa di un punto. Usa superati da Cuba, Cile, Repubblica Ceca: tutti Paesi con reddito decisamente minore.
Tra i peggiori però vi sono l’Argentina, la Serbia, la Macedonia, il Messico e la Cina.
Ad accomunare alcuni di questi Paesi così diversi vi è anche l’incidenza dell’obesità, che per esempio vede USA e Messico in testa. Mentre l’Argentina è lo Stato con più obesi in Sudamerica.
E non è un caso che invece dopo Giappone e Corea, dove vi sono pochissime persone sovrappeso, sia l’Italia il Paese con minore importanza dell’obesità
È chiaro che i Paesi mediterranei e asiatici spiccano per l’alimentazione favorevole a una vita più salutare, mentre quelli scandinavi e nordici possono dire la loro sull’esercizio fisico e sulla prevenzione.
Molto probabilmente ricopre una certa importanza il ruolo della famiglia. Soprattutto in Paesi come Italia e Spagna, dove essa incide sia nella cura dell’anziano e della sua sopravvivenza. E sia nel minor peso delle tossicodipendenze, un altro fattore a rischio.
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