Sondaggi elezioni europee: sfida Lega-M5S a marzo 2019, chi sale e scende
Sondaggi elezioni europee: nel mirino dei Dem il secondo posto tra le forze politiche occupato dai 5 Stelle; la Lega consolida il primato tra i partiti
Mentre continua lo scontro all’interno della maggioranza sulla realizzazione della Tav praticamente tutti gli istituti notano un’avanzata del Pd. I Dem mettono nel mirino il secondo posto tra le forze politiche attualmente occupato dal Movimento 5 Stelle; nel frattempo, la Lega consolida il primato tra i partiti in vista delle Europee.
Sondaggi elezioni europee: il Pd torna a crescere
Per esempio, secondo la rilevazione delle intenzioni di voto pubblicata questa settimana da Winpoll la Lega è attualmente sopra il 35%. Invece, continua il trend negativo del Movimento 5 Stelle – confermato dalle tornate regionali in Abruzzo e Sardegna – che si ferma poco sopra il 21%.
Niente di nuovo rispetto alle ultime settimane se non fosse che subito dietro – galvanizzato dalla mobilitazione per le primarie – si pone il Pd intorno al 20,5%. Anche Swg, nella sua consueta rilevazione per la 7, riferisce percentuali simili anche se leggermente meno preoccupanti per i pentastellati. Carroccio oltre il 33% secondo l’istituto, 5 stelle al 22% con il Pd a tallonarli al 19%.
Sondaggi elezioni europee: la forza di “Siamo Europei”
Conferma il quadro anche il sondaggio di Tecné; per l’istituto la Lega è al 32,5%, il Movimento al 21,8% e il Pd al 18,8%. Non si discostano da questa rappresentazione del panorama politico neanche gli altri maggiori istituti. Per Noto, per esempio, con la Lega al 33%, solo un punto divide allo stato dei fatti il Movimento (21%) dal Pd (22%). Più favorevole ai 5 stelle la lettura fornita da EMG: il Pd sarebbe solo al 19% a circa 4 punti di distanza.
Le percentuali tornano più preoccupanti per il Movimento nell’ultimo sondaggio Index: i 5 stelle superano a stento il 22% con i Dem vicini al 19%. Interessante anche una rilevazione di Bidimedia che vede il Pd al 18,6% e i pentastellati al 22%, però, se all’interno dello scenario venisse inserita la lista “Siamo Europei” i 5 stelle scenderebbero al 21,5% mentre la lista promossa da Calenda si attesterebbe al 22%.
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