Visita fiscale Inps: querela di falso al certificato per evitare sanzioni
In merito alla visita fiscale Inps è noto che un elemento fondamentale da redigere sul certificato medico è l’indirizzo di reperibilità. Ovvero il domicilio presso il quale è possibile trovare il lavoratore dipendente – pubblico o privato – assente per malattia. Come è ormai risaputo, il lavoratore deve recarsi dal proprio medico di fiducia, il quale è tenuto a redigere il certificato medico introduttivo, che contiene le principali informazioni sul soggetto, sulla diagnosi e prognosi relative alla malattia.
Visita fiscale Inps: domicilio fiscale, perché è importante
Il documento deve contenere anche l’indirizzo del domicilio fiscale, presso il quale il medico Inps dovrà recarsi per gli eventuali accertamenti. L’aspetto più importante riguarda comunque la reperibilità. Ovvero, il soggetto può essere anche a casa, all’indirizzo segnato sul certificato. Ma qualora il proprio nominativo non sia sul citofono, o il campanello non funziona, oppure, in senso lato, l’indirizzo abbia qualche errore, il medico fiscale avrà difficoltà a trovare il lavoratore da visitare.
Ciò lo porterà a lasciare un verbale nel quale indicherà luogo e ora dove il lavoratore dovrà recarsi per effettuare la visita fiscale. Portando anche valida giustificazione per la sua assenza. In caso di mancata o inidonea giustificazione, il lavoratore andrà incontro a sanzioni.
Visita fiscale Inps: come contestare il verbale del medico
Qualora il medico non riesca a visitare il lavoratore e nel suo verbale scriva, ad esempio, che il nominativo non si trova sul citofono, il lavoratore, al fine di tutelare la propria posizione, dovrà procedere con la contestazione solo ed esclusivamente tramite querela di falso. Come riporta Infermieristicamente, infatti, il Tribunale di Roma ha recentemente rigettato il ricorso di una lavoratrice che era stata trovata irreperibile dal medico fiscale. La causa? Il mancato nominativo sul citofono.
Per difendersi, la lavoratrice aveva fotografato il proprio citofono dimostrando che in realtà che il nome ci fosse. Ma può una semplice fotografia contestare il verbale del medico fiscale relativo alla mancata irreperibilità? Per il Tribunale di Roma la risposta è negativa. Le foto da solo, infatti, “non sono supportate da una querela di falso del certificato”. Il verbale redatto dal medico fiscale è infatti un atto pubblico e per essere contestato, quindi, è necessaria la querela di falso. Senza di essa, l’eventuale ricorrente non potrà mai far valere le proprie ragioni.
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