Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al’11 marzo 2019
Sondaggi elettorali, i minority report degli istituti più importanti della settimana, spicca il 35,4% di Winpoll per la Lega
Confronto sondaggi a marzo 2019
Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana i vari istituti producono confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.
Sondaggi elettorali, Winpoll porta vede la Lega al 35,4%, più di quattro punti più in alto di Emg
Anche questa settimana è la Lega il partito che vede più discordanza intorno al proprio consenso.
Il minority report di questa volta è Winpoll, che più di altri si distacca in senso assoluto dalla media del 33,2%, ponendo il partito di Salvini al 35,4%.
In direzione opposta continua ad andare Emg, che vede la Lega “solo” al 31,2%
Il Movimento 5 Stelle, invece, ormai vede i sondaggisti concordi sul suo declino. Si va dal 21% di Noto al 23,2% di Emg. Una oscillazione quindi ridotta, che la dice lunga sulla profondità della crisi del partito di Di Maio.
Sondaggi elettorali, i minority report dell’opposizione
Forza Italia come sempre presenta una certa variabilità nelle intenzioni di voto. Tecnè rappresenta il minority report più importante sul partito di Berlusconi, che vede al 12%. Poco più in basso del 14% delle elezioni politiche.
Al contrario si scende fino all’8,8% con Swg e Winpoll, che abbassano sotto il 10% la media per Forza Italia
Il PD dopo le primarie vinte da Zingaretti si sta indubbiamente riprendendo. Cominciano a vedersi sondaggi in cui viene dato oltre il 20%. Tra questi Winpoll, che lo pone al 20,3%. Il peggiore, Tecnè, lo posiziona invece al 18,8%. Ancora una variabilità relativamente ridotta quindi, ma non così piccola come quella della scorsa settimana. È normale che la forchetta si allarghi quando un partito si muove dalle proprie posizioni e comincia a crescere o declinare.
A questo proposito è doveroso sottolineare come Termometro Politico nel suo ultimo sondaggio sia stato il primo a vedere il PD oltre il 20% e vicino al Movimento 5 Stelle come mai nessuno aveva fatto prima.
La differenza tra i due partiti è stata stimata a meno dell’1%: allo 0,8%. Si tratta a questo proposito di un minority report degno di nota che andrà sottoposto a conferma nelle prossime settimane.
Sarà da constatare, ovvero, se il distacco tra PD e Movimento 5 Stelle continuerà a calare confermando la tendenza indicata dal sondaggio di Termometro Politico.
Tra i partiti più piccoli Fratelli d’Italia continua a oscillare di un punto. Dal 3,8% di Winpoll al 4,8% di Emg. Mentre si restringe la forchetta di +Europa, che va dal 2,6% di Bidimedia al 3,5% attribuitele da Noto sondaggi
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