Pensioni ultima ora: Quota 100 o nona salvaguardia per esodati
Pensioni ultima ora: gli esodati tornano al centro della discussione politica. In arrivo la nona salvaguardia per gli esodati rimasti? Le ultime notizie.
Gli esodati tornano al centro del dibattito politico. Si parla della nona salvaguardia, ma c’è qualcosa di concreto o bisogna ancora attendere? Quello degli esodati è stato uno dei temi discussi nella puntata della trasmissione tv “L’aria che tira” in onda lunedì 11 marzo 2019. Ospiti in studio, tra gli altri, Alberto Brambilla e Stefano Fassina. Entrambi rivendicano l’intenzione di varare la nona e ultima salvaguardia. E la possibilità di una soluzione – più che di una salvaguardia – per consentire agli esodati rimasti di usufruire delle uscite pensionistiche, Quota 100 compresa.
Pensioni ultima ora: Quota 100 ed esodati, le parole di Brambilla
Ospite a L’aria che tira su La7, il presidente di Itinerari Previdenziali Brambilla ha ricordato come nella riforma Fornero, datata 2013, la Lega avesse previsto un regime transitorio e un’Opzione Donna, norma poi entrata in vigore nel 2004. “Nel recente programma della Lega, al capitolo pensioni, scrissi che ci voleva un’ultima salvaguardia. Perché nelle 8 precedenti non si esaminarono alcuni parametri. Ovviamente la riforma Lega è un po’ diversa dalla Quota 100 di oggi”.
Pensioni ultima ora: Quota 100 ed esodati, le parole di Fassina
Fassina ha poi risposto affermando come nel 2013 il governo introdusse una norma che prevedeva quanto segue. “I risparmi che sarebbero stati determinati dalle salvaguardie”, viste le differenze tra spese stimate e spesa effettiva, sarebbero confluiti in una nuova salvaguardia. “Nel 2017 si scoprì che erano stati risparmiati 700 milioni di euro”. Ma nella legislatura successiva, quei 700 milioni si utilizzarono per altro. E ora “quel fondo è vuoto”, anche se la Legge sui risparmi è ancora in vigore e quei risparmi andrebbero utilizzati per la nona salvaguardia.
Pensioni ultima ora: esodati, quale soluzione?
Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore una soluzione per gli esodati consisterebbe nel riscatto contributivo. Questo ammonterebbe a poco più di 2.500 euro annui per ogni anno di mancata contribuzione fino a un massimo di 8 anni. Precisamente si parla quindi di un riscatto contributi forfettario a pagamento (2.620 euro annui per l’esattezza). I quali potrebbero risultare utili per raggiungere le attuali forme di anticipata, come ad esempio Opzione Donna o Quota 100.
Pensioni ultima ora: versamento contributivo per gli esodati?
Sul blog “Il volo della fenica”, l’amministratore del Comitato Esodati, Licenziati e Cessati Luigi Metassi ha aspramente criticato la possibile misura. Affermando che ormai non si parla più di salvaguardia, bensì di soluzione. “L’anticipazione del quotidiano potrà anche subire smentite e rimaneggiamenti nei giorni a seguire, ma è chiaro che si sta lavorando a un provvedimento che non serve agli esodati, è iniquo nei loro confronti e non sarà neppure accessibile a gran parte di essi”.
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