Pensione anticipata prima dei 60 anni
Pensioni ultima ora: l’età pensionabile resta uno dei punti centrali di ogni riforma. Il decreto n. 4/2019 ha introdotto Quota 100 ed in tal senso per molti lavoratori si è abbassata l’asticella dell’età minima per andare in pensione.
Pensioni ultima ora, chi smette di lavorare prima dei 60 anni
Quota 100 apre le porte della pensione ai lavoratori in possesso dei seguenti requisiti: 62 anni e 38 anni di contributi. Ma restano valide strade che anticipano l’uscita dal lavoro per alcune fasce e categorie di lavoratori. In alcuni casi, come vedremo, ciò è la conseguenza di quanto previsto e approvato dal governo in carica a seguito del decreto già citato. Mentre in altri casi di tratta di regole già in vigore e non modificate con gli ultimi interventi normativi.
Pensioni ultima ora, opzione donna art. 16 D.L. 4/2019
Il primo caso che andiamo ad esaminare riguarda una proposta già introdotta che il decreto ha confermato: parliamo di Opzione Donna. L’articolo 16 del D.L. 4/2019 sancisce che “il diritto al trattamento pensionistico anticipato è riconosciuto, secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n.180, nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome”. Pertanto si tratta di un primo caso di strada che dà alle lavoratrici di andare in pensione prima della soglia dei 60 anni.
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Pensioni ultima ora, lavoratori precoci
Un’altra strada per andare in pensione prima dei 60 anni è quella riservata ai cosiddetti lavoratori precoci. Una opzione già attiva prima delle novità previdenziali introdotte dal Governo Conte. Ma su cui tuttavia si è intervenuto per abrogare gli incrementi dell’età pensionabile per effetto dell’aumento della speranza di vita. Per lavoratore precoce si intende che abbia versato almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni. I lavoratori precoci possono andare in pensione una volta raggiunti i 41 anni di età contributiva.
Pensioni ultima ora, come andare in pensione prima dei 60 anni
L’articolo 22 del decreto legge su reddito di cittadinanza e Quota 100 apre la strada al cosiddetto scivolo. Si tratta della possibilità che l’ultimo periodo contributivo sia coperto dai fondi bilaterali. Così da andare in pensione sino a 3 anni prima del previsto. Per cui per esempio a 59 o a 60 anni anziché a 62 o 63 anni rispetto a Quota 100. In questi casi le prestazioni sono pagate dall’azienda fino alla pensione, nell’ambito di accordi sindacali che prevedano la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Le altre strade sono quelle che in parte abbiamo già visto in passato, perché preesistenti rispetto a Quota 100. Sono l’isopensione che rende maggiormente flessibile di ben 7 anni rispetto alla pensione di vecchiaia. A seguire la Rendita Temporanea Anticipata (RITA). E la pensione anticipata di cui ricordiamo i requisiti contributivi necessari: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
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