Requisiti asegno invalidità
Istruzioni da parte dell’Inps su come e quando riconoscere l’assegno invalidità civile Inps. A seguito di alcune controversie di natura legale col messaggio Inps n. 968 datato 8 marzo 2019 ha inteso diffondere alcune informazioni utili sulla materia in questione. Il messaggio ha per oggetto la “Verifica dei requisiti di legge al fine del pagamento delle prestazioni
economiche per invalidità civile, cecità civile, sordità civile erogate
dall’Istituto. Ulteriori chiarimenti per la difesa in giudizio e per la liquidazione delle prestazioni”.
Assegno invalidità civile Inps, oggetto del messaggio Inps su riconoscimento prestazioni
Nella parte iniziale del messaggio si specifica che lo stesso ha come finalità quella di fornire ulteriori indicazioni per la difesa in giudizio da parte dei funzionari dell’Istituto e per una corretta modalità di liquidazione delle prestazioni economiche per invalidità civile, cecità civile, sordità civile e indennità di accompagnamento a seguito del decreto di omologa della CTU.
Assegno invalidità civile Inps, cosa serve verificare oltre a presupposto sanitario
A proposito del riconoscimento della liquidazione della prestazioni vogliamo evidenziare i passaggi del messaggio Inps che ci sembrano maggiormente esaustivi per comprendere il senso dell’intera questione.
“Come già precisato – scrive l’Inps – nel messaggio n. 4818/2015, pur in presenza del presupposto sanitario, non si procederà alla liquidazione della prestazione economica ove non sia stata presentata la domanda amministrativa oppure ove manchino gli altri requisiti di legge”. E di conseguenza “i competenti uffici liquidatori dovranno astenersi dal mettere in pagamento la prestazione ove rilevino la mancanza della domanda o degli ulteriori requisiti di legge, anche nel caso in cui non sia stata sollevata la relativa eccezione o proposto il dissenso”.
Quali sono le altre condizioni da verificare oltre al presupposto sanitario?
Nello specifico, i requisiti amministrativi la cui carenza deve essere eccepita nella fase dell’accertamento tecnico preventivo che determina l’inammissibilità del ricorso sono i seguenti:
- mancata presentazione della domanda amministrativa;
- decadenza dell’azione giudiziaria;
- mancanza del requisito dell’età all’atto della domanda amministrativa o all’atto dell’insorgenza dello stato invalidante dichiarato dal giudice;
- difetto del requisito reddituale o del requisito del mancato svolgimento di attività lavorativa, se già conosciuti dal funzionario.
Assegno invalidità civile Inps, casi di revoca
Cogliamo l’occasione restando in tema per ricordare invece quali sono i casi di eventuale revoca dell’assegno di invalidità. Una delle cause per cui si può perdere il diritto all’assegno è la mancata richiesta. Perché ricordiamo la sua presentazione è da ripetere ogni 3 anni.
Inoltre è necessaria la conferma delle condizioni che hanno portato al riconoscimento dell’invalidità civile. Se mutano, migliorano, le condizioni di salute o il quadro di salute è possibile perdere il diritto all’assegno di invalidità. In sostanza se, a seguito di visita, si accerta che il soggetto beneficiario della misura ha recuperato la capacità lavorativa c’è la revoca dell’assegno. Stesso discorso e quindi altra causa di revoca è il rifiuto a sottoporsi agli accertamenti sanitari programmati dall’Inps.
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