Come cambia la Legge 104 con codice unico
In merito alla Legge 104 negli ultimi mesi si è parlato spesso dell’istituzione di un Codice Unico delle Disabilità. Questo progetto sta per diventare realtà, visto che è uno degli attori protagonisti di uno dei dieci disegni di legge di delega al Governo per le semplificazioni, approvato lo scorso 28 febbraio come abbiamo già scritto in questo articolo.
Entro 2 anni il Governo potrà pertanto muoversi in materia attraverso delle principali finalità che puntano tutte verso l’armonizzazione, il riordino e la semplificazione delle attuali disposizioni in materia di disabilità. In tutto sono 9 le aree di cui ci si potrà occupare e tra queste si prevedono agevolazioni fiscali (anche per i datori di lavoro che assumo soggetti disabili e per i caregiver) e il riordino della disciplina legato al congedo parentale per lavoratori dipendenti che svolgono attività di caregiver.
Legge 104 e disabilità: definizione della condizione
Il primo punto del disegno di legge finalizzato all’adozione di un Codice in materia di disabilità riguarda la definizione della condizione della disabilità stessa. L’obiettivo principale esplicitato è la considerazione della persona con disabilità nella sua complessità e in una prospettiva multidimensionale, formata da esigenze materiali, esistenziali, relazionali, affettive, formative e culturali. Inoltre si punterà a definire la condizione di disabilità, intesa come insieme di barriere di qualsiasi natura limitanti – anche nel tempo – lo sviluppo della persona all’interno della società e prendendo in considerazione le implicazioni riguardanti i diversi livelli di non autosufficienza.
Legge 104 e disabilità: accertamento e certificazione
Il secondo aspetto riguarda l’accertamento e la certificazione dello stato di disabilità. In particolare s’intendono semplificare le procedure relative all’accertamento della condizione di disabilità, definendone tempi e principi. Ulteriore finalità consiste nel semplificare le condizioni di esercizio dei diritti delle persone con disabilità. Attuabile tramite la creazione di una infrastruttura informatica che contenga le informazioni sociali, economiche e sanitarie della persona disabile.
La piattaforma dovrà contenere anche le istanze presentate e la documentazione legata alla richiesta di benefici economici, previdenziali e assistenziali. Infine si punta a revisionare la disciplina in materia di interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno, per la tutela della persona con disabilità prendendo in considerazione la specifica condizione e il contesto in cui vive.
Legge 104 e disabilità: disciplina dei benefici
Il terzo punto riguarda la disciplina dei benefici, con riferimento alle prestazioni economiche e previdenziali. Si vorrà pertanto assicurare l’integrazione dell’offerta, individuando i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone disabili. Inoltre si punta al riordino, all’armonizzazione e alla semplificazione delle disposizioni normative e dei procedimenti amministrativi.
Ultimo punto riguarda l’accorpamento dei diversi fondi destinati alla tutela, al sostegno e alla promozione dei diritti della persona con disabilità. Nonché alla valorizzazione del ruolo di cura, di sostegno e di assistenza della famiglia.
Legge 104 e disabilità: sistemi di monitoraggio, verifica e controllo
Tra gli obiettivi spicca la revisione dei contenuti e delle modalità di monitoraggio, controllo e verifica da parte delle amministrazioni centrali in merito alla normativa sulla disabilità. Il fine ultimo è quello di prevenire e reprimere eventuali abusi nella fruizione dei benefici spettanti. Un altro aspetto altrettanto importante, è l’istituzione di un’Autorità Garante Nazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, che tutelerà le persone con disabilità e i loro familiari controllando anche la qualità dei servizi erogati. Infine si punterà al riordino degli organismi pubblici di consultazione in materia di persone con disabilità, in base a criteri di semplificazione ed efficienza dell’azione amministrativa.
Legge 104 e disabilità: promozione della vita indipendente e contrasto dell’esclusione sociale
Un punto che si dovrà affrontare sarà il riordino e la semplificazione delle disposizioni riguardanti i diritti di integrazione sociale, assistenza e supporto alla persona con disabilità e ai suoi familiari. Importante sarà il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo del caregiver, in conformità ai principi e agli obblighi internazionali ed europei. Si punterà poi a ottimizzare la vita autonoma della persona con disabilità. E a rimuovere ogni forma possibile di discriminazione con riferimento alle pubbliche amministrazioni e agli enti pubblici e al godimento dei diritti umani e di ogni libertà fondamentale.
Infine si punterà a realizzare una rete inter-istituzionale e inter-territoriale di sostegno alla persona con disabilità e alla sua famiglia. Ciò sarà fatto anche attraverso la creazione di percorsi condivisi e integrati di presa in carico, in accordo con i diversi soggetti che sono impegnati nella materia della disabilità.
Legge 104 e disabilità: abilitazione e riabilitazione
Tra i punti principali della sesta voce si segnala la volontà di favorire percorsi di screening neonatale e nella prima infanzia funzionali e maggiormente efficaci. E ottimizzare gli interventi abilitativi, riabilitativi e terapeutici anche da parte di privati accreditati o convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Ancora un aspetto importante: “Favorire l’investimento pubblico e privato, anche mediante misure fiscali, nella ricerca relativa alle malattie rare”.
Legge 104 e disabilità: istruzione e formazione
Elemento importante è l’istruzione e la formazione. Ovvero la possibilità per la persona con disabilità di usufruire del diritto allo studio, tramite apposite misure di sostegno. Ma anche attraverso il riconoscimento di figure professionali che intervengono e contribuiscono ai percorsi di abilitazione e riabilitazione. Questi ultimi finalizzati all’inclusione scolastica e universitaria e alla partecipazione alla vita collettiva del soggetto disabile.
Legge 104 e disabilità: inserimento nel mondo del lavoro e tutela dei livelli occupazionali
Dal percorso formativo a quello professionale il passo è breve. Le azioni principali in questo campo saranno nel riordino della disciplina dei congedi parentali per lavoratori caregiver. Nonché agevolazioni fiscali per i datori di lavoro che attivano politiche finalizzate a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti con disabilità. O che siano essi stessi caregiver. Tra le intenzioni spicca anche l’individuazione di profili professionali riservati a persone disabili, definendone i relativi percorsi di formazione, abilitazione e inserimento lavorativo. Previsto il riordino della normativa in materia di collocamento in mirato, con il fine di garantire l’effettività.
Legge 104 e disabilità: accessibilità e diritto alla mobilità
Si punterà infine alla verifica e alla messa in efficienza di beni, luoghi e servizi per renderli fruibili e accessibili ai soggetti con disabilità. A tal proposito si favoriranno politiche di promozione e incentivo agli strumenti e alle tecnologie con finalità di assistenza e di rimozione degli ostacoli allo svolgimento delle attività in vari campi. Sarà promosso l’abbattimento delle barriere alla comunicazione, favorendo l’accessibilità ai media. Si rafforzeranno le misure in favore delle persone disabili prive del sostegno familiare, anche tramite la creazione di apposite aree urbane dedicate.
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