Giulia Sarti: foto e video, cosa rischia chi diffonde il materiale online

Pubblicato il 2 Aprile 2019 alle 06:51 Autore: Giuseppe Spadaro

Giulia Sarti, deputata autosospesa dal M5S: da Rimborsopoli al suo ex collaboratore. Sino all’interesse del Garante della Privacy e alla solidarietà unanime

Giulia Sarti foto e video, cosa rischia chi diffonde il materiale online
Giulia Sarti: foto e video, cosa rischia chi diffonde il materiale online

Chi è Giulia Sarti


Giulia Sarti è una deputata eletta col MoVimento 5 Stelle. È alla sua seconda legislatura essendo stata eletta alla Camera dei Deputati per la prima volta durante le elezioni politiche del 2013. E rieletta il 4 marzo 2018. Il suo nome è in queste settimane al centro di polemiche e un intricato caso che tira in ballo una serie di questioni. Sia pubbliche che private.

Giulia Sarti, presidente della Commissione Giustizia della Camera da giugno 2018 a febbraio 2019

All’indomani della sua rielezione come deputata è stata eletta presidente della Commissione permanente Giustizia della Camera dei Deputati. L’elezione è avvenuta il 21 giugno 2018. Carica dalla quale Giulia Sarti si è dimessa il 26 febbraio 2019 a seguito del caso che ha investito la sua persona e che cercheremo brevemente di riepilogare.

Giulia Sarti, tutto iniziò con Rimborsopoli

Il nome di Giulia Sarti è uno dei nomi dei deputati nel caso di Rimborsopoli. Ovvero il coinvolgimento dei deputati del M5S che dopo aver disposto il bonifico di una parte del loro stipendio si è scoperto che annullavano sistematicamente il trasferimento di denaro per trattenere quelle risorse con cui avrebbero dovuto finanziare il fondo per il micro credito.

Giulia Sarti, accuse tra deputata ed ex collaboratore parlamentare

A distanza di circa un anno dal caso Rimborsopoli rispetto al mancato versamento dei bonifici sono volati gli stracci tra Giulia Sarti ed il suo ex collaboratore Bogdan Tibusche. Anche perché la deputata nel frattempo autosospesa dal MoVimento ha presentato querela contro il suo ex collaboratore. L’accusa della deputata è che il richiamo dei bonifici avvenisse a sua insaputa.

Giulia Sarti, foto video e back up

Dalle accuse rispetto ai bonifici nel frattempo si è passati ad altro. A quanto pare Giulia Sarti sarebbe ritratta in foto e video abbastanza intimi nella disponibilità di molte persone. Per evitare che la diffusione del materiale venga rilanciata tramite i media è stato diffuso nelle ultime ore un appello da parte del Garante della Privacy.

“Con riferimento a notizie relative alla possibile circolazione di immagini molto personali della deputata M5s Giulia Sarti, richiama l’attenzione dei mezzi di informazione al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e del codice deontologico dei giornalisti. Tali regole impongono al giornalista di astenersi dal diffondere dati riguardanti la sfera intima di una persona per il solo fatto che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche, richiedendo invece il pieno rispetto della sua vita privata quando le notizie o i dati non hanno rilievo sul suo ruolo e sulla sua vita pubblica”.

Solidarietà unanime da parte di tutte le forze politiche. Tra gli altri è intervenuto il Presidente della Camera Roberto Fico: “A Giulia la solidarietà mia e quella di Montecitorio”.

Giulia Sarti, il servizio andato in onda durante il programma Le Iene

Nel corso dell’ultima puntata del programma tv in onda su Italia1 Le Iene l’inviato Filippo Roma ha intervistato l’ex collaboratore della deputata Giulia Sarti. Dall’intervista – in base a quanto dichiarato da Bogdan Tibusche – all’interno dell’abitazione di Sarti sarebbe installato un sistema di videosorveglianza attivo H24. Non è chiaro se il materiale attualmente in circolazione sia proveniente dal sistema installato in casa Sarti. O siano le immagini che la deputata ha provato a cancellare dalla Rete già nel 2013 quando è stata vittima di un altro cyber-attacco con conseguente sottrazione di materiale digitale di natura personale.

Sebbene gli strumenti normativi siano certamente da aggiornare rispetto alla fattispecie di reati che si commettono con l’utilizzo delle nuove tecnologie c’è da considerare che hackerare foto o video o rilanciare materiale privato a danno dei soggetti ritratti prevede la possibilità di incorrere in reati quali il trattamento illecito dei dati, accesso abusivo a sistema telematico, detenzione di codici di accesso abusivi.

Dalla violazione della Privacy si può giungere a seconda dei casi a diffamazione (articolo 595 codice penale), violenza privata, stalking, estorsione. Molto in quest’ultimo caso dipende tanto dal contesto quanto da eventuali motivi sottesi alla pubblicazione.

Infine vogliamo precisare che i contorni della questione sono per molti versi ancora da chiarire. Pertanto sarà nostra cura aggiornarvi in maniera puntuale sullo sviluppo delle vicende raccontate sin qui.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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