Ultimi aggiornamento sul lieve terremoto che ha colpito la zona di Napoli nella notte del 15 marzo 2019. La scossa più forte è stata registrata alle ore 5.26, ma lo sciame è iniziato alle ore 2.32 per poi propagarsi in 34 lievi scosse fino alle ore 5.56. L’epicentro è avvenuto nell’area di Agnano Pisciarelli, ma è stata avvertita anche nelle zone limitrofe. Non sono stati comunque segnalati danni a persone e cose. La scossa è stata avvertita particolarmente a Pozzuoli. Le persone che hanno avvertito il sisma hanno parlato di un boato.
Terremoto Napoli 15 marzo 2019: scala Richter e profondità
La scossa più significativa dello sciame è avvenuta per l’appunto alle ore 05.26. Gli altri eventi, correlati alla principale, sono stati dei microsismi di intensità ancora più leggera. La scossa più forte è stata di magnitudo 2.5 della scala Richter, ed è avvenuta a 1,3 chilometri di profondità.
Nessun motivo di preoccupazione per la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, che ha parlato di “normale trend di vita del vulcano”. In merito alla situazione potenzialmente esplosiva dei Campi Flegrei, Bianco ha rassicurato che ultimamente non si sono registrate anomalie, né sotto l’aspetto geochimico né sotto quello geofisico. “Il sollevamento rimane al momento quello di 0,7 centimetri al mese”.
Terremoto Napoli 15 marzo 2019: la terra trema anche in Sicilia e Calabria
Anche Calabria e Sicilia sono state interessate da leggeri sismi. Più importante quello registrato di mattina (venerdì 15 marzo 2019) con epicentro a Francica, nella zona di Vibo Valentia. La magnitudo è stata di 3.3 della scala Richter e la profondità di 33 chilometri. Per il momento non si segnalano danni a cose e persone.
Interessante anche la situazione in Sicilia, dove per circa due ore si sono verificate delle piccole scosse a Gangi, in provincia di Palermo, di intensità tra 2.2 e 2.8 della scala Richter (rilevazioni Ingv). L’area era stata interessata da alcune scosse (la più forte di intensità 3.5 nel dicembre del 2018. Le scosse registrate successivamente sono invece state più leggere, registrate dai sismografi e raramente avvertite dalla popolazione.
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