Pensioni ultime notizie: rivalutazione e Quota 100 “stangata dopo europee”
Sulle pensioni ultime notizie riguardano la rivalutazione degli assegni pensionistici sopra i 1.539 euro lordi. Da questi tagli le risorse per finanziare Quota 100. La rivalutazione opererà effettivamente solo a partire da giugno, ovvero un mese dopo le elezioni europee. Ma i sindacati, capita la beffa, non ci stanno e sono pronti alla mobilitazione. Come Ivan Pedretti di Spi-Cgil, che ha parlato di “inganno” e di “truffa”, rispondendo a una battuta di Conte proferita qualche mese fa e annunciando ingenti proteste.
Pensioni ultime notizie: rivalutazione assegni, ecco quando
Chi percepisce un assegno pensionistico superiore a 1.539 euro lordi al mese dovrà essere pronto al taglio, ma non subito. Nei primi cinque mesi del 2019, infatti, percepirà quanto previsto dal regime pre-rivalutazione. L’amara sorpresa arriverà a giugno, perché non solo l’assegno sarà rivalutato (al ribasso per gli assegni sopra i 1.539 euro lordi). Ma anche perché bisognerà restituire quanto preso nei primi 5 mesi di quest’anno.
Pensioni ultime notizie: Pedretti (Spi-Cgil) parla di “imbroglio”
Il motivo? Le elezioni europee. “Un imbroglio”, lo definisce il segretario generale di Spi-Cgil, Ivan Pedretti. “Lo fanno per evitare le polemiche prima delle urne”. Attorno allo scorso Capodanno, il premier Conte affermò che la rivalutazione avrebbe avuto effetti irrisori, tradotti in una differenza di qualche euro. Spiccioli insomma. “Neppure l’Avaro di Molière se ne accorgerebbe”. E proprio richiamando quella battuta, Pedretti ha risposto per le rime.
“Siete degli avari, dicevano”, ha scritto in un post su Facebook. “Dopo le europee ci taglieranno la pensione e si riprenderanno tutto insieme quanto ci hanno dato in più. È un imbroglio per evitare polemiche prima delle elezioni, che è l’unica cosa che gli interessa. Una vergogna infinita. Non staremo fermi a guardare e siamo pronti a mobilitarci”.
Pensioni ultime notizie: rivalutazione assegni, quanto si risparmia
Lo Stato si attende risparmi per un totale di 3,6 miliardi nel triennio 2019-2021 dalla (contro-)rivalutazione degli assegni pensionistici sopra i 1.539 euro lordi. Tuttavia, come riporta NextQuotidiano, significativo potrebbe essere “l’effetto-trascinamento”, ammontante in 17 miliardi in 10 anni, quindi fino al 2028. Parte di queste risorse è usata per finanziare Quota 100, ma naturalmente, adesso, a far rumore è il conguaglio di giugno. Le cifre della restituzione partiranno da 1 euro, fino ad arrivare a ridosso di 200 euro per gli assegni di importo più elevato. Per questi ultimi, non certo pochi spiccioli.
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