Governo ultime notizie: decretone Quota 100 e RdC verso voto di fiducia
Il decreto su Quota 100 e Reddito di Cittadinanza arriva in Aula. Il governo teme tempi troppo lunghi e le ultime notizie parlano di ipotesi voto di fiducia
I tempi stringono e così, dopo essere stato licenziato dalle commissioni Lavoro e Affari sociali, il cosiddetto Decretone approda nell’Aula di Montecitorio. Il provvedimento, che accorpa alcune delle misure più importanti per il governo, Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, dovrà passare l’esame della plenaria prima di tornare al Senato. E proprio da lì, da Palazzo Madama, dovrà partire il via libera definitivo entro il 29 marzo. Quel giorno, infatti, scade il termine utile di 60 giorni per convertire il decreto in legge. Le ultime notizie, però, sembrano prospettare tempi lunghi per il dibattito in Aula. Il governo sarebbe a lavoro su una soluzione per accorciare i tempi.
Decretone, ultime notizie: Governo pensa alla fiducia
La discussione è iniziata questa mattina, lunedì 18 marzo, poco dopo le ore 11. La prima a parlare è stata la relatrice di minoranza, Debora Serracchiani (Pd). È stata poi la volta delle due relatrici di maggioranza, Dalila Nesci (M5S) ed Elena Murelli (Lega) e di Elena Carnevali (Pd), relatrice di minoranza. A conclusione della fase introduttiva, ha preso la parola il sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali Claudio Cominardi (M5S). A questo punto è iniziato il dibattito in Aula con ben 33 deputati iscritti a parlare.
Il timore, da parte del governo, è che i tempi possano allungarsi troppo. Per blindare il provvedimento non si esclude che l’esecutivo scelga di porre la questione di fiducia, accelerando così i tempi della discussione.
Decretone: le novità in discussione in Aula
Tra le principali novità licenziate dalle commissioni Lavoro e Affari sociali, ci sono il riscatto della laurea per gli over 45 e la possibilità di ricevere la pensione di cittadinanza in contanti. Ma non solo. Più aiuti sono stati previsti per le famiglie con disabili. Da un lato, la pensione di cittadinanza potrà essere concessa anche a chi, compiuti i 67, convive esclusivamente con un disabile di età inferiore ai 67 anni. Dall’altro, un emendamento del governo ha proposto la modifica della scala di equivalenza per il reddito di cittadinanza, che potrà arrivare ad un valore massimo di 2,2 per le famiglie con disabili. Il che, tradotto, porterebbe ad un aumento di 50 euro al mese sulla cifra complessiva del reddito.
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