Riscatto laurea over 45: emendamento approvato, ecco cosa cambia
Riscatto laurea, tra gli emendamenti approvati al decreto 4/2019 uno che dà la possibilità di riscattare gli anni di laurea aperto a chi ha più di 45 anni
Il decreto che ha introdotto le nuove regole previdenziali, come Quota 100, e reddito di cittadinanza è stato pubblicato il 28 gennaio 2019 in Gazzetta Ufficiale. In queste settimane è in corso la conversione del decreto, procedura per la quale ci sono a disposizione 60 giorni.
Riscatto laurea, esame e modifiche da parte dei due rami del Parlamento
Durante la conversione con esame e approvazione da parte dei due rami del Parlamento è possibile modificare il testo e approvare emendamenti sui singoli punti. Le modifiche si applicheranno a molti dei singoli articoli dello stesso decreto come l’articolo 20 con cui è stata prevista la facoltà di riscattare gli anni di laurea.
Riscatto laurea consentito anche a chi ha più di 45 anni
Dopo il primo passaggio al Senato il decreto ha superato l’esame delle commissioni Lavoro e Affari Sociali della Camera. Dopo l’approvazione da parte della Camera tornerà, con le modifiche, all’esame del Senato.
Quali le modifiche? Una di queste come abbiamo detto impatterà con il riscatto laurea. Punto per cui sostanzialmente il decreto prevedeva due condizioni. Il riscatto previsto solo per i periodi interamente soggetti al sistema contributivo. Quindi dal 1996 in poi con l’esclusione degli anni precedenti. Condizione resta intatta. Mentre la seconda condizione era riferita all’età. Prima delle modifiche poteva riscattare gli anni della laurea solo chi aveva meno di 45 anni. Proprio sulla seconda condizione è intervenuto un emendamento. Il riscatto della laurea con le agevolazioni previste dal decreto sarà consentito anche a chi ha più di 45 anni.
Riscatto laurea e le altre modifiche
Sono tante le modifiche previste e approvate sotto forma di emendamento. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza è passata una modifica che ne consentirà l’erogazione anche in contanti e non solo tramite card. Oppure a proposito di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza è stata sancita la sospensione del beneficio a coloro che hanno problemi con la giustizia. In particolare la sospensione sarà valida per chi ha condanne definitive ma pure per indagati e imputati.
Infine saranno adottati controlli stringenti per evitare che chi lavora in nero possa comunque usufruire delle misure adottate per il reinserimento lavorativo di chi ha perso o non ha un lavoro.
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