Pensioni ultime notizie: differenze assegno uomo-donna, il rapporto
Sul fronte pensioni ultime notizie riportano i dati stilati dal Sesto Rapporto curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. Questo ha come oggetto il bilancio del sistema previdenziale italiano. Un tempo (e fino al 2012) curato dal Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, oggi il Sesto Rapporto è un’eredità lasciata al Centro di cui è presidente l’economista Alberto Brambilla. L’obiettivo del report è quello di stilare una visione d’insieme del sistema previdenziale italiano. E tentare di fornire previsioni per gli anni seguenti e nel periodo a medio-lungo termine. Certamente sono molti i risultati che meriterebbero un’analisi approfondita. Ma tra tutti spiccano le differenze dell’assegno tra uomo e donna. Già marcate a livello occupazionale e retributivo, e non dimeno anche una volta raggiunta la pensione.
Pensioni ultime notizie: le donne prendono meno degli uomini
Il Rapporto informa che in base agli ultimi dati disponibili, le donne risultano essere il 52,5% dei pensionati. Al tempo stesso, però, percepiscono il 44,2% dell’importo complessivamente pagato per le pensioni. Un importo che ammonta a 159.982 milioni di euro per gli uomini e a 126.956 milioni di euro per le donne. Considerate tutte le pensioni previdenziali IVS del Casellario, nell’anno di riferimento 2017 emerge quanto segue. “Le donne percepiscono un importo medio annuo della pensione pari a 11.224 euro, contro i 18.897 euro degli uomini”. L’importo medio dell’assegno per le donne (e anche per gli uomini, ovviamente) cresce solo se si considerano anche le pensioni assistenziali e indennitarie. In questo caso “il reddito pensionistico annuo delle donne sale a 15.078 euro e quello degli uomini aumenta a 20.986 euro”.
Pensioni ultime notizie: per le donne più trattamenti in media
Il Rapporto precisa tuttavia che le donne sono anche quelle con il maggior numero di pensioni pro-capite (1,52 a testa in media, 1,33 per gli uomini). La media non emerge da chi ne ha 1 e chi ne ha 2, perché il 58% delle donne sono titolari di 2 pensioni, mentre il 72,2% ne hanno 4 e oltre, e il 69,3% ne hanno 3. Non solo. “Le donne prevalgono anche nelle prestazioni prodotte da contribuzione volontaria che normalmente sono di modesto importo”. Da qui “il 70-77% delle pensionate beneficia dell’importo aggiuntivo, delle maggiorazioni sociali, della 14° mensilità e della social card. In modo particolare le superstiti di lavoratori autonomi e dei pensionati di vecchiaia con prestazioni integrate al minimo andranno a percepire al massimo il 60% della pensione diretta. E quindi prestazioni molto basse”.
Pensioni ultime notizie: differenze assegni uomo-donna, il problema rimane
Alla luce di queste considerazioni, il Rapporto conclude il capitolo affermando come le donne sì ricevano una prestazione di gran lunga minore rispetto agli uomini. Ma non dal punto di vista sostanziale. “Anche in questo caso sarebbe utile una comparazione tra prestazioni di identica tipologia: anzianità su anzianità e vecchiaia su vecchiaia”. La differenza sarebbe così inferiore rispetto a quella indicata dall’Istat. Ciononostante resta inteso quanto emerso dalle ultime analisi e dalla particolare situazione italiane, che vede le donne (specialmente nel Meridione) sfavorite sia sotto l’aspetto dei livelli di carriera che della retribuzione.
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