Sono stati 40 minuti di terrore per due classi di studenti di seconda media di Crema. A bordo di un autobus che li stava riportando a scuola dopo una sessione di attività sportive all’aperto, sono diventati ostaggio del conducente del mezzo. Ousseynou Sy, 47enne italiano di origini senegalesi, ha prima minacciato i giovani e poi ha dato fuoco al bus, all’altezza di San Donato Milanese (Milano). Grazie alla telefonata di uno degli studenti, le forze dell’ordine sono riuscite ad intervenire in tempo. Il bilancio è di 14 persone intossicate, dodici ragazzini e due adulti, tutti in codice verde ad eccezione di uno degli adulti, trasportato in codice giallo in ospedale.
L’autista è stato fermato ed è accusato di tentata strage, sequestro, incendio e resistenza. Il procuratore di Milano, Francesco Greco, ha fatto sapere che al vaglio degli inquirenti c’è anche l’ipotesi di terrorismo.
Bus a fuoco Milano, la cronaca dei fatti
Secondo le prime ricostruzioni, l’incubo per le due scolaresche di Crema è iniziato quando il conducente del bus, Ousseynou Sy, ha sequestrato il mezzo e ha urlato: “Andiamo a Linate, di qua non esce vivo nessuno“. L’autista ha poi sequestrato i cellulari a bordo. Uno dei ragazzi, però, è riuscito a trattenere il proprio telefono con il quale ha dato l‘allarme ai genitori, i quali hanno allertato le forze dell’ordine.
Subito sono stati disposti una serie di posti di blocco lungo la statale 415 Paullese, nel comune di Pantigliate. I Carabinieri hanno intercettato il mezzo che ha però forzato lo sbarramento e speronato le auto dei militari. A quel punto, perso il controllo del bus, ha cosparso l’interno del veicolo di benzina e ha dato fuoco con un accendino. Nel frattempo, attraverso la porta posteriore e i finestrini del bus, i Carabinieri sono riusciti ad entrare e a mettere in salvo tutti.
Poco prima di appiccare il fuoco, l’uomo avrebbe annunciato: “Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo“.
Bus a fuoco Milano, il commento di Salvini
“Sono in contatto con le autorità di pubblica sicurezza per cercare di capire cosa è successo“, ha dichiarato ai giornalisti il vicepremier Matteo Salvini all’uscita dal Senato. Il ministro dell’Interno ha riferito di essere a lavoro per capire se l’autore della tentata strage avesse precedenti per guida in stato di ebbrezza, come risulterebbe da una prima verifica.
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