Quotazione e tasse gettoni d’oro
Nei quiz televisivi non si può, per la legislazione italiana, giocare d’azzardo. È per questa ragione che, con una sorta di furbo espediente, si usano i gettoni d’oro invece del denaro liquido. Gettoni che possono tra l’altro essere consegnati solo dopo sei mesi.
Solo allora il vincitore del quiz potrà essere contattato dal banco metalli che ha coniato le monete d’oro per la loro spedizione. Queste potranno essere recapitate così come sono, oppure convertite in euro.
La riconversione si effettua tramite vendita delle monete al banco metalli stesso. Ma naturalmente vi sono dei costi. Viene di fatto perso il 5%. E verrebbe perso di più se le monete fossero rivendute alla Banca d’Italia per esempio, o ad altri banchi che non siano quelli in cui è avvenuto il conio. Ma non finisce qui. Ci sono altre tasse che pesano sulla vincita ottenuta alla trasmissione TV.
Valore gettoni d’oro, quanto si perde in tasse
Alla cifra ricevuta, per esempio 95 mila in euro a fronte di una vincita di 100 mila euro in gettoni d’oro, si applicherà poi una tassazione del 20%. Non solo. Si dovrà pagare anche l’IVA del 22%.
Alla fine sostanzialmente si potrebbe arrivare non lontano dalla metà dell’ammontare originario vinto. Che naturalmente, rappresenta sempre una bella cifra, considerando che arriva da un gioco.
Si può, come si diceva, scegliere di farsi spedire i gettoni e di non convertirli in denaro liquido. A questo punto non si dovrà pagare la commissione al banco metalli. Tuttavia si pagheranno i costi del trasporto, in media il 3,5% del totale.
L’oro vinto, poi, è sempre a 18 carati, quindi puro al 75%. Ovvero verrà pagato il 75% del suo peso convertito in base alla quotazione del momento. Che di conseguenza potrebbe essere diversa rispetto a quella al momento della vincita, sei mesi prima.
Insomma, non è tutto oro quel che luccica.
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