Il giorno dopo la terribile vicenda del bus in fiamme a Milano emergono alcuni particolare dell’incubo che ha coinvolto 51 studenti di una scuola media di Crema. Una tragedia scampata grazie alla lucidità e al gioco di squadra di alcuni di quei ragazzini. Eroi, loro malgrado.
“Un mio compagno, Rami, aveva nascosto il cellulare, ha fatto le prime chiamate al 112. Ad un certo punto gli è caduto per terra, senza farmi vedere sono andato a raccoglierlo e l’ho passato ad Adam, dietro di me“. A parlare, al Corriere della Sera, è Riccardo. In poche e semplici parole racconta quei minuti fondamentali: l’intesa con i suoi compagni Ramy ed Adam, i quali fanno partire le chiamate al 112 e ai genitori che mettono in moto la macchina dei soccorsi.
Proprio grazie a quelle segnalazioni, i carabinieri intercettano il mezzo e in pochi ma decisivi minuti tirano fuori gli studenti dal bus in fiamme e li mettono in salvo.
Bus in fiamme, la dinamica del salvataggio
L’allarme scatta alle ore 11.50. Appena mezz’ora prima le due classi di seconda media erano salite, insieme ai professori, sull’autobus che li doveva riportare a scuola. Subito però la situazione degenera. L’autista
Ousseynou Sy, ora in carcere con l’accusa di strage, sequestro di persona, incendio e resistenza, cambia il percorso. Imbocca la Paullese, in direzione di Linate, ordina ai professori e ai bidelli di legare gli studenti con delle fascette, sequestra i cellulari e annuncia: “Da qui non uscirà vivo nessuno“.
Alcuni tra i ragazzini riescono però a nascondere il cellulare. Partono così le telefonate che fanno scattare i soccorsi. In meno di dieci minuti due volanti intercettano il mezzo. Inseguono e speronano il bus. Arrivano altre auto dell’Arma che si mettono di traverso.
I carabinieri a quel punto attuano un diversivo. Due si avvicinano al finestrino per parlargli. L’autista minaccia di bruciare tutto ma nel frattempo, sul retro, i militari rompono un finestrino e fanno uscire i ragazzi dall’autobus, mentre il mezzo continua la sua corsa. Sy capisce che è spacciato e, mentre i carabinieri stanno ancora mettendo in salvo gli studenti e i loro insegnanti, appicca il fuoco. In pochi minuti il bus è divorato dalle fiamme, mentre i bambini corrono lontano, lungo il guard rail e i carabinieri arrestano l’uomo.