“No cheating bastards will I talk to; I will not talk any cheating bastards!”
11 Aprile 1973: allo stadio Comunale di Torino si gioca Juventus-Derby County, semifinale di andata della Coppa dei Campioni 1972-1973. I bianconeri si impongono sugli inglesi – alla loro prima partecipazione alla competizione – per 3-1. Nel post-partita, l’allenatore del Derby County, Brian Clough, si rivolge con le parole sopracitate ai giornalisti italiani, definendoli “Bastardi imbroglioni”.
Già da queste dichiarazioni si capisce il carattere del vulcanico allenatore inglese, il quale sostiene che la Juventus abbia corrotto l’arbitro della partita, il tedesco Gerhard Schulenburg. Ad ogni modo, con lo 0-0 del ritorno il Derby County di Clough e di Peter Taylor, fedele assistente del tecnico dal 1965 al 1982, viene eliminato dalla Coppa dei Campioni.
Tuttavia, nonostante il campionato conquistato l’anno prima con il Derby e la semifinale raggiunta nel 1973, la carriera da allenatore di Brian Clough toccherà l’apice alla fine degli anni ’70, quando siederà sulla panchina dell’eterna rivale del Derby County, il Nottingham Forest.
Definito scostante, arrogante, permaloso, presuntuoso e, in certi momenti, intrattabile, a livello puramente sportivo Brian Clough si può considerare certamente uno dei migliori allenatori di sempre: la rivista France Football lo ha inserito al 15° posto della speciale classifica.
Brian Clough: la breve carriera da calciatore
Nato a Middlesbrough da una famiglia di operai – secondo di otto figli – Brian Clough dimostra subito uno spiccato talento per il calcio. A venti anni, nel 1955, esordisce nella seconda divisione inglese con la maglia della squadra della sua città.
Con il Middlesbrough gioca fino al 1961 in seconda divisione e, da attaccante, mette a segno 204 reti in 222 presenze – tutt’ora terzo miglior marcatore di tutti i tempi della squadra.
Nel 1961 si trasferisce al Sunderland, sempre in seconda divisione. Ma il 26 Dicembre 1962, si infortuna gravemente al ginocchio in uno scontro di gioco, restando fuori dai campi fino alla stagione 1964/65 quando, dopo aver esordito finalmente in First Division (3 presenze, 1 rete), lascia il calcio giocato a neanche 30 anni compiuti. Con il Sunderland, comunque, gioca 74 partite in 4 anni mettendo a referto 63 centri.
Le prime esperienze da allenatore e i successi con il Derby County
Brian non vuole comunque abbandonare l’ambiente calcistico ed essendo dotato di un’ottima intelligenza tattica, decide di intraprendere la carriera di allenatore. La sua prima esperienza in panchina è in Fourth Division con l’Hartlepool United, dal 1965 al 1967. Proprio in quell’anno si trasferisce al Derby County, squadra di cui è tifoso fin da ragazzino.
Clough comincia a dimostrare le sue capacità di allenatore: dopo una prima annata in cui conquista un’insperata salvezza (18°posto), nel 1968/69 vince il campionato di Second Division e riporta il Derby County in First Division dopo 16 anni. Seguono due annate (1969/70 e 1970/71) in cui il Derby ottiene un 4° e un 9° posto in classifica. È nel 1972, però, che Brian Clough entra per sempre nella storia del club: il Derby County è campione d’Inghilterra per la prima volta nella sua storia e, sempre per la prima volta nella sua storia, parteciperà alla successiva edizione della Coppa dei Campioni. Come detto, la cavalcata degli inglesi verrà interrotta in semifinale dalla Juventus, mentre in campionato il Derby County ottiene solamente un 7° posto in classifica.
I 44 giorni al Leeds
Nell’Ottobre 1973, dopo i continui dissidi con la dirigenza del club cominciati mesi addietro e un inizio di campionato tutt’altro che sfavillante, Brian Clough decide di dare le dimissioni come tecnico del Derby.
Il 30 Novembre 1973 decide di accasarsi al Brighton e Hove Albion, squadra che milita nella Third Division. Nel Giugno 1974, dopo un 19° posto finale e una salvezza agguantata all’ultimo, Clough, litigando pesantemente con Peter Taylor, decide di accettare la proposta del Leeds United, orfano dell’allenatore storico Donald Revie, che ora siede sulla panchina della nazionale, e fresco campione d’Inghilterra.
Taylor non segue Clough nella sua nuova avventura e decide di restare a Brighton. La scelta di Clough si rivela del tutto errata: non riesce a stabilire un buon rapporto con i giocatori che non accettano la sostituzione con Revie e così, dopo soli 44 giorni e un inizio di campionato traballante del Leeds – il peggiore dal 1961 -, il 12 Settembre 1974 Brian Clough rassegna le sue dimissioni alla dirigenza, lasciando la panchina dei campioni in carica.
Il riavvicinamento con Taylor e gli anni d’oro al Nottingham Forest
Nel Gennaio 1975, Clough subentra in corsa sulla panchina del Nottingham Forest, che naviga nelle zone basse della classifica di Second Division. Dopo aver conquistato l’ennesima salvezza della sua carriera, essersi riappacificato con Taylor – che lo raggiunge in panchina nel 1976 – ed aver portato la squadra in First Division l’anno dopo, nel 1978 “The football Genius” conquista il suo secondo titolo nazionale personale da allenatore: il Nottingham Forest è infatti campione d’Inghilterra.
Quello che succede nel biennio successivo è forse l’impresa più incredibile mai compiuta nella storia del calcio.
Il Nottingham Forest conquista infatti due Coppe dei Campioni consecutive – nel 1979 e nel 1980 – ed è, tuttora, la prima squadra ad aver vinto più Coppe dei Campioni/Champions League (2) che campionati nazionali (1).
Il modulo 4-4-2 è vincente contro gli svedesi del Malmo nel 1979, deciso grazie alla rete dell’esterno Trevor Francis. Nel 1980 Clough schiera un 4-3-2-1, con le due ali che agiscono leggermente dietro l’unica punta centrale: a sconfiggere l’Amburgo di Kevin Keagan e Felix Magath è una rete dello scozzese John Robertson.
Brian Clough, chiamato affettuosamente Cloughie dai suoi tifosi, resterà al Nottingham fino al 1993, vincendo, inoltre, una Supercoppa Europea nel 1979, una Charity Shield nel 1978, 4 Coppe di Lega (1978,1979,1989,1990) e 2 Full Members Cup (1989, 1992).
È scomparso il 20 Settembre del 2004, a 69 anni, a causa di un tumore. Le sue imprese e il suo carattere molto particolare sono raccontati nel film del 2009, diretto da Tom Hooper, Il Maledetto United, con Martin Sheen nei panni proprio di Clough. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di David Peace del 2006.
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