Al via gli Stati Generali dell’editoria. Partiranno lunedì prossimo, 25 marzo, a Roma, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Su iniziativa del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria Vito Crimi, gli Stati Generali si propongono come una discussione pubblica sulla situazione e le prospettive della stampa italiana, del mondo dell’editoria e dell’informazione.
Stati Generali Editoria 2019 a Roma: l’organizzazione del convegno
Il meeting inizierà alle ore 9 di lunedì. L’intervento di apertura è affidato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, cui seguirà l’introduzione ai lavori rimessa a Crimi.
Dalle ore 10 in poi prenderà avvio la tavola rotonda. Partecipano: Marco Giovannelli, Presidente di Associazione Nazionale Stampa Online; Andrea Riffeser Monti, Presidente di Federazione Italiana Editori Giornali; Raffaele Lorusso, Segretario generale di Federazione Nazionale della Stampa Italiana; Carlo Verna, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti; Francesco Saverio Vetere, Presidente di Unione Stampa Periodica Italiana; Giovanna Maggioni, Direttore generale di Utenti Pubblicità Associati. Modera Ferruccio Sepe, Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
A questa fase seguirà l’apertura di una piattaforma sul sito del governo in cui chiunque, anche i singoli cittadini, potrà esprimersi in merito a: agenzie di stampa; editori; giornalisti; mercato; cittadini. Al termine delle consultazioni, verrà presentato un documento finale completo, frutto del lavoro condiviso di tutte le parti coinvolte. Obiettivo: rinnovare un settore strategico come quello dell’editoria e dell’informazione.
Stati Generali Editoria 2019 a Roma: l’obiettivo
“Gli Stati Generali dell’Editoria sono un processo che durerà diversi mesi. Immaginiamo una fase di consultazioni fino a giugno-luglio, per arrivare a settembre con i disegni di legge da depositare” anticipa il sottosegretario Crimi. “Abbiamo una nostra visione politica, ma partiamo senza preconcetti” aggiunge. “L’obiettivo è individuare i possibili interventi del legislatore per favorire uno sviluppo positivo delle dinamiche di mercato. Vogliamo coinvolgere la più ampia base possibile, con un occhio di riguardo ai soggetti istituzionali, come ad esempio l’Ordine dei giornalisti, la Fnsi e le organizzazioni sindacali degli altri lavoratori interessati. Per ogni settore che andremo a coinvolgere ci saranno le rappresentanze istituzionali riconosciute”.
Ricordiamo che possono partecipare alla giornata inaugurale degli Stati Generali dell’editoria solo coloro che hanno ricevuto l’invito dalla Presidenza del Consiglio. “Sono stati invitati solo i presidenti delle varie categorie e i rappresentanti della filiera dell’editoria. La sala è troppo piccola” giustifica la segreteria Crimi. I giornalisti interessati possono accreditarsi presso l’ufficio stampa del Governo “non per stare in sala, ma per seguire via streaming da fuori” conclude la segreteria.
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