Può capitare che dopo un aggiornamento a una versione successiva del sistema operativo Android, l’utente abbia voglia di tornare alla versione precedente. Ciò avviene spesso (e non solo su Android) per due ragioni. La nuova versione dell’OS porta con sé alcuni bug e in attesa del fix di risoluzione si vuole tornare a quando il sistema operativo funzionava bene. Oppure, semplicemente, perché la novità non piace e si è restii a un cambiamento del genere su una piattaforma che è utilizzata quotidianamente. È successo con Nougat, tanto per fare un esempio, e sta succedendo anche con il nuovo Android 9 Pie. Ma è davvero possibile tornare alla versione precedente di Android?
Downgrade versione Android: come fare
Il downgrade è una soluzione “da ultima spiaggia” per chi preferisce una versione precedente alla nuova del sistema operativo. Si tratta, insomma, di fare un aggiornamento al contrario, un ritorno al passato. Dobbiamo doverosamente specificare, tuttavia, che non esiste una procedura ufficiale per effettuare il downgrade e che spesso è consigliato. Soprattutto se ci si fa aiutare da “programmi appositi”, che avrebbero bisogno di mani più esperte. Inoltre le procedure di downgrade non sono sempre uguali da azienda ad azienda, e quindi da dispositivo a dispositivo.
Come tornare alla versione precedente di Android: il reset
Come riporta Smartworld in una interessante guida, ci sono due modi per effettuare il downgrade della versione dell’OS Android. Il primo canale riguarda il reset del dispositivo, da effettuare però solo dopo doverosa copia di backup dei dati contenenti sul dispositivo, al fine di non perdere tutto. Dopo il backup (Impostazioni – Generali – Backup) bisognerà recarsi su Impostazioni – Privacy – Ripristino (oppure semplicemente Impostazioni – Ripristino). Una volta confermato, a nuova accensione del dispositivo, si sarà tornati alle impostazioni di default, con le vecchie impostazioni.
Come tornare alla versione precedente di Android: i programmi per il downgrade
La seconda procedura consiste in un flash del firmware. “Questa procedura consiste nell’estrapolare il sistema operativo attuale, sostituendolo con la versione precedente”. Ed è una modalità consigliata preferibilmente agli utenti più esperti. “Android ha predisposto un software inter operabile fra le piattaforme chiamato ADB”, spiega Smartworld. Dopo l’installazione del software, la procedura è sempre più o meno la stessa per tutti i device Android. “Dal terminale digitate adb backup – apk – shared – all”: il fine è quello di creare un file di backup denominato backup.Ab. Il ripristino potrà essere effettuato tramite apposita funzione adb restore backup.Ab.
Per ciò che concerne l’applicazione finalizzata a rimpiazzare il firmware, esistono diversi software, associati a dispositivi differenti. Per Samsung, ad esempio, l’applicazione di riferimento è ODIN. Guardando ai dispositivi HTC esiste HTC Flash Tool, mentre per una buona parte di device Android c’è MKT Tool e per gli smartphone Sony c’è Flash Tool. In ogni software bisognerà selezionare lo specifico file (.tar.md5 per i dispositivi Samsung) e installare il programma sul telefono, che alla nuova accensione del dispositivo provvederà al downgrade. Quest’ultimo canale, lo ribadiamo, è comunque consigliato per i più esperti.
Una procedura ufficiale per il downgrade, quindi, non esiste. Per quanto riguarda gli altri canali, gli utenti possono procedere, ma con tutti i rischi del caso.
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